I controlli di velocità continueranno a essere presegnalati e visibili: non è vero che il Governo starebbe per abolire l’obbligo di trasparenza che era stato imposto per legge proprio dieci anni fa, nell’agosto 2007. È vero solo che il ministro dell’Interno, Marco Minniti, sta per firmare una direttiva sui controlli che modifica lievemente quella emanata il 14 luglio 2009 da Roberto Maroni. E dalle Infrastrutture arriverà un Dm sulla taratura degli apparecchi. Dunque, le notizie rimbalzate sui social nelle scorse ore non sono fondate, per il momento.
Probabilmente l’origine di queste notizie è nel convegno di giovedì 6 luglio su omicidio stradale e droghe alla guida, organizzato a Roma dalla Polizia stradale in occasione del 70esimo anniversario della sua fondazione. Qui è stata annunciata l’imminente firma della direttiva, dopo che - alla celebrazione tenutasi a Milano a fine aprile - era stato anticipato che il documento era in preparazione. Sempre nel convegno di Roma, il procuratore generale della capitale, Giovanni Salvi, ha espresso una sua opinione personale sull’inopportunità di mantenere l’obbligo di segnalazione e visibilità delle postazioni di rilevamento della velocità.
Di qui a ipotizzare che il Governo stia preparando un decreto legge per abolire quest’obbligo (contenuto nel comma 6-bis dell’articolo 142 del Codice della strada) ce ne corre. Tanto più che in primavera si era anche ipotizzato un decreto legge estivo sulla sicurezza stradale (che riguardasse soprattutto l’uso del cellulare e la difesa dei ciclisti), ma al momento non sembra essercene più traccia.
Quella che invece arriverà è una nuova direttiva (cioè, in sostanza, una maxi-circolare ministeriale che chiarisca alle forze dell’ordine come applicare le norme preesistenti), con qualche novità per aggiornare la direttiva Maroni su alcuni dettagli dei controlli di velocità emersi negli ultimi anni. Ma la vera innovazione prevista dalla direttiva sarà l’estensione dei compiti degli osservatori costituiti presso le Prefetture per monitorare i problemi legati alla velocità (sono gli organismi che decidono su quali tratti della viabilità ordinaria si possono effettuare controlli senza essere obbligati a fermare subito i trasgressori o a indicare compiutamente nei verbali le ragioni per le quali è stato impossibile intimare l’alt): si occuperanno, tra l’altro, dei problemi causati dalla distrazione alla guida.
Nel frattempo, dal ministero delle Infrastrutture arriverà un Dm che regolerà un’altra questione calda legata ai controlli di velocità: la taratura degli apparecchi. Il testo è pronto e ha sostanzialmente completato il suo iter. Di fatto, si attende solo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
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