Norme & Tributi

E il fisco inventa la proroga postuma

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L'Editoriale|gli acconti sui redditi d’impresa

E il fisco inventa la proroga postuma

Il Fisco ci aveva abituato a proroghe all’ultimo minuto. Ieri, con un comunicato, nel pomeriggio, il ministero dell’Economia ha inventato la proroga postuma annunciando che i titolari di reddito d’impresa potevano versare gli acconti d’imposta entro il 20 luglio.

Da oggi scatta la maggiorazione dello 0,40% in più.

Lo sconcerto dei contribuenti si muove su almeno due direzioni.

1. Perché il nuovo termine solo in presenza del reddito di impresa e non della soggezione agli studi di settore, che avrebbe incluso i lavoratori autonomi? Questa limitazione non si giustifica con i nuovi principi contabili Oic, in quanto la maggior parte dei titolari di reddito d’impresa è in contabilità semplificata ed è del tutto estranea alle modifiche del Codice civile.

2. I destinatari di questa proroga che hanno assolto i tributi dal 1° al 20 luglio (il comunicato risulterà noto alla generalità dei cittadini solo il giorno dopo) hanno già corrisposto la maggiorazione dello 0.40%, e quindi bisognerà intervenire per autorizzare l’utilizzo dell’intero importo con la rata di novembre.

Per non parlare, poi, della beffa per chi aveva deciso di pagare il 21: se l’avesse saputo avrebbe anticipato il versamento al giorno prima evitando un tasso di interesse che va ben oltre l’usura.

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