Una app per scoprire come mettersi in regola con le nuove misure europee in materia di privacy che entreranno in vigore nel maggio 2018. A lanciarla è stato lo studio legale Hogan Lovells, che ha messo a punto una applicazione gratuita (chiamata GDPRNow) per permettere alle aziende di verificare quali siano gli step necessari per rispettare il Regolamento n. 679/2016.
«La nostra idea - spiega Massimiliano Masnada, che guida il team italiano di Data Protection di Hogan Lovells - è stata quella di creare un vademecum “sartoriale” per ogni singola azienda. Siamo in una fase in cui tutto è altamente profilato e customizzato, per questo è necessario che anche questo tipo di consulenza sia sempre più personalizzata». Attraverso la app le aziende si trovano a dover rispondere a una serie di domande, e attraverso le risposte viene creato un action plan con tutti i passi per mettersi in regola.
«Molte società - racconta Marco Berliri, socio del team Tmt e Commercial - chiedono cosa dovranno fare prima dell’entrata in vigore del regolamento. Questa app sostituisce in maniera gratuita il parare preliminare ed è uno strumento utile soprattutto per le Pmi italiane perché in Italia la privacy non è ancora in cima alle priorità delle imprese».
Il Regolamento Ue che entrerà in vigore a maggio 2018 si applicherà a tutti i residenti europei e anche a tutte le imprese extraUe che forniscono beni e servizi in Europa. Una delle principali novità riguarda l’introduzione del principio di “accountability”, ossia di responsabilizzazione sul trattamento dei dati.
In più, con il Regolamento entrerà in vigore un impianto sanzionatorio che prevede per le imprese inadempienti multe fino al 4% del bilancio del gruppo. «Un aspetto critico - spiegano però dallo studio Hogan Lovells - è legato proprio alle sanzioni, perché l’applicazione sarà a discrezione dell’autorità di controllo del singolo Stato e questo potrebbe generare disparità di trattamento nella Ue».
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