Norme & Tributi

Dossier Ancora troppi limiti all’uso dei crediti Iva

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    Dossier | N. 16 articoliSemplificazioni fiscali verso la manovra 2018

    Ancora troppi limiti all’uso dei crediti Iva

    Compensazioni, Versamenti e visto di conformità ad alta complicazione dopo gli ultimi interventi legislativi di questi mesi. Su alcuni aspetti urge davvero semplificare.

    La soglia dei 5mila euro

    In tema di compensazioni, la soglia fissata a 5mila euro è troppo bassa, specie se si considera che questa vale per tutti, privati e ditte senza limiti dimensionali. Tornare ai vecchi 15mila euro (o quanto meno differenziare la soglia in relazione alle dimensione dei soggetti) alleggerirebbe tanti contribuenti da una effettiva moltiplicazione di adempimenti e costi burocratici.

    In tema di compensazioni andrebbe eliminato il blocco che subordina l'effettivo utilizzo del credito Iva solo dopo la presentazione della dichiarazione, uniformando i vari comparti d’imposta. Se la dichiarazione Iva deve essere spedita munita di visto non si vede per quale motivo bisogna preventivamente presentarla; meglio sarebbe consentire l'utilizzo del credito a partire dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello di maturazione come avviene per i crediti da imposte dirette.

    C'è poi la questione del tutto particolare del blocco di utilizzo dei crediti Inps oltre l'anno di maturazione, per i quali, oltrepassato questo limite temporale si deve per forza procedere con l'istanza di rimborso. Compensare è un diritto che non può essere compresso in maniera così invasiva.

    «Liberare» gli F24 dei privati

    Al modello F24 serve innanzitutto stabilità. Se non vi è un minimo di certezza sulle modalità con cui si devono versare i tributi, è tutto il sistema che rischia di perdere credibilità. Su questo versante, invece, abbiamo assistito a un susseguirsi di modifiche, addirittura con cadenza quadrimestrale nell’ultimo anno, tanto che addirittura il sito delle Entrate fatica a tenere il passo.

    Sarebbe apprezzabile stabilire definitivamente che le deleghe dei privati si possono versare con qualsiasi metodo (canali Entratel, home banking e modalità cartacea), senza eccezioni.

    Il secondo intervento suggerito, pur rasentando il paradosso, potrebbe contribuire quanto meno a stabilizzare il sistema. Abbiamo ormai tutti preso atto che la presentazione dei modelli F24 da parte dei titolari di partita Iva tramite i canali telematici messi a disposizione dall'Agenzia è quella che il Fisco considera più sicura, per una serie di motivi. Se è così, allora, si disponga una volta per tutte che tutte le deleghe di tali soggetti devono passare per questi canali, senza continuare a elaborare di casistiche e sottocasistiche che mutano di continuo.

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