Norme & Tributi

5/6 Il design industriale fuori dal perimetro per i periti

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    LIBERI PROFESSIONISTI

    Oltre il principio dell'equo compenso per tutti, ecco le categorie (e le attività) escluse

    Arriva l'equo compenso per i professionisti, ma l'applicazione concreta non si preannuncia facile ed immediata. Va verso l'approvazione definitiva alla Camera il decreto legge fiscale; dentro al provvedimento ha trovato posto la norma sull'equo compenso per gli avvocati, che punta a far ottenere parcelle più equilibrate ai legali nei rapporti con banche, assicurazioni e grandi imprese. Lo stesso principio si applicherà “in quanto compatibile” a tutti gli altri professionisti, sia quelli iscritti ad un Albo sia a quelli appartenenti a professioni non ordinistiche. A cinque anni di distanza dall'abolizione delle tariffe inderogabili, gli Ordini hanno espresso grande soddisfazione per la conquista dell'equo compenso. Ma una volta ottenuto il riconoscimento del principio resta ancora molta strada da fare per tradurlo nella prassi quotidiana per diverse categorie di lavoratori autonomi.

    5/6 Il design industriale fuori dal perimetro per i periti

    I periti industriali sono a tutti gli effetti contemplati nel decreto con i parametri per le controversie giudiziarie (Dm 140/2012) e nel Dm 17 giugno 2016 per i lavori pubblici. In questi provvedimenti le attività legate alla filiera edilizia sono ben rappresentate. Non è invece ma stato fissato un compenso di riferimento per le attività legate al design industriale, che occupano una fetta significativa dei periti iscritti all'Albo.

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