Norme & Tributi

6/6 Nuovo ostacolo (per tutti) dall'Antitrust

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    LIBERI PROFESSIONISTI

    Oltre il principio dell'equo compenso per tutti, ecco le categorie (e le attività) escluse

    Arriva l'equo compenso per i professionisti, ma l'applicazione concreta non si preannuncia facile ed immediata. Va verso l'approvazione definitiva alla Camera il decreto legge fiscale; dentro al provvedimento ha trovato posto la norma sull'equo compenso per gli avvocati, che punta a far ottenere parcelle più equilibrate ai legali nei rapporti con banche, assicurazioni e grandi imprese. Lo stesso principio si applicherà “in quanto compatibile” a tutti gli altri professionisti, sia quelli iscritti ad un Albo sia a quelli appartenenti a professioni non ordinistiche. A cinque anni di distanza dall'abolizione delle tariffe inderogabili, gli Ordini hanno espresso grande soddisfazione per la conquista dell'equo compenso. Ma una volta ottenuto il riconoscimento del principio resta ancora molta strada da fare per tradurlo nella prassi quotidiana per diverse categorie di lavoratori autonomi.

    6/6 Nuovo ostacolo (per tutti) dall'Antitrust

    Un'altra mina nel cammino dell'equo compenso, così come inserito nella Manovra al Senato, è arrivata il 27 novembre dall'Antitrust. Il Garante per la concorrenza, Giovanni Pitruzzella, ha infatti bocciato l'equo compenso «in quanto idoneo a reintrodurre un sistema di tariffe minime, peraltro esteso all'intero settore dei servizi professionali. In questo modo il sistema non risponde ai principi di proporzionalità concorrenziale» e si pone «in stridente controtendenza con i processi di liberalizzazione» che hanno riguardato anche «il settore delle professioni regolamentate». Anche se non vincolante il parere potrebbe portare a una rivisitazione della norma. Mentre per difenderla Cup e Rete delle professioni tecniche scenderanno in piazza a Montecitorio il 30 novembre

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