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dibattito

Stop alle violazioni dello Statuto del contribuente: a Trani il Forum dei commercialisti

Fermare le violazioni sistematiche dello Statuto del contribuente. E' l'appello lanciato da Fedele Santomauro, consigliere d'amministrazione della Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri e numero uno di Unagraco Trani, alla presentazione del Forum “Oltre la contabilità: evoluzione professionale del commercialista” che si terrà oggi, proprio presso l'Ordine dei commercialisti di Trani. Un appello al quale fa sponda il presidente Unagraco (Unione nazionale dei commercialisti ed esperti contabili), Giuseppe Diretto: nei prossimi mesi servirà un'attenzione rafforzata, in vista dei processi di digitalizzazione in atto.
Santomauro (Cassa ragionieri): rispetto nei confronti dei contribuenti

“I commercialisti e gli esperti contabili – spiega Santomauro -, dopo gli appelli a Governo e Parlamento per la sistematica violazione dello Statuto del contribuente e la mancata volontà di attuare concrete semplificazioni fiscali, di cui si gioverebbe sia lo Stato in quanto ente che incassa quanto i cittadini e le imprese, hanno acquisito la consapevolezza che occorre aprirsi verso nuove strade”. Adottando soluzioni più vicine alle esigenze del mercato.
Santomauro si scaglia anche contro “provvedimenti inutilmente complessi come lo Spesometro, che secondo il Consiglio nazionale ha portato a perdite per 113 milioni di euro per i commercialisti, oltre ad una serie di difficoltà operative, tra adeguamento dei software e dei processi organizzativi, imprevisti tecnici e notevoli complessità”. I commercialisti italiani, in questo quadro, “continuano ad invocare rispetto nei confronti dei cittadini e dei contribuenti: siamo un patrimonio di competenze che va ascoltato allo scopo di informare per fare sì che il fisco non rappresenti un ostacolo insormontabile”.
Diretto (Unagraco): le specializzazioni tutelino i più giovani

Il presidente Unagraco, Giuseppe Diretto dedica invece un passaggio al tema delle specializzazioni. “Ben vengano - sottolinea - le specializzazioni, da intendersi come ulteriori, ma non uniche, opportunità dei colleghi, destinate all'implementazione delle attività degli studi professionali, ma sempre e, soprattutto, solo se attuate con meccanismi che salvaguardino principalmente tutti coloro che si affacciano alla professione di commercialista ed esperto contabile e gli studi meno strutturati”. Bisogna, quindi, proteggere i più giovani.

Infine, un passaggio sulla digitalizzazione in atto. Per Diretto, l'introduzione della fatturazione elettronica “presenta scenari incerti per il ruolo del commercialista, con particolare riferimento a quelli che sono da sempre impegnati con la gestione degli adempimenti tributari. D'altra parte è noto che, tranne per i capoluoghi di regione, nelle piazze più provinciali, i commercialisti non sempre possono contare su una mole di lavoro consistente nelle varie aree specifiche (procedure, revisione, controllo di gestione, lavoro, internazionalizzazione)”. La digitalizzazione, quindi, potrebbe colpirli duramente.

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