Miglioramento delle tutele a carico dello Stato per i soggetti più in difficoltà e maggior spazio a strumenti di flessibilità previdenziale finanziati dai lavoratori stessi o dalle aziende.
Il 2018 può considerarsi un anno di transizione per quanto riguarda la previdenza, come illustrato nell'instant book “Pensioni 2018” disponibile dal 17 gennaio. L'aumento di cinque mesi dei requisiti che allontanerà il pensionamento scatterà solo nel 2019. Quest'anno le uniche penalizzate sono le lavoratrici del settore privato e le autonome a cui sono richiesti 66 anni e 7 mesi di età per accedere alla pensione di vecchiaia, al pari di tutti gli altri lavoratori. Si conclude infatti il percorso di parificazione dei requisiti iniziato nel 2010.
A causa delle poche risorse a disposizione, con la legge di bilancio 2018 sono state apportate poche modifiche al quadro già esistente, improntate comunque a migliorare la flessibilità nel passaggio lavoro-pensione. Ecco quindi la revisione dei requisiti richiesti per accedere all'Ape sociale, il reddito ponte a spese dello Stato destinato a chi ha almeno 63 anni e si trova in difficoltà, e per la pensione con 41 anni di contributi riservata ai precoci, cioè chi ha lavorato prima dei 18 anni.
Vengono poi potenziati due strumenti già esistenti e a costo zero per lo Stato: la Rita, rendita integrativa temporanea anticipata, alimentata dalla previdenza integrativa, da quest'anno consente di ricevere un assegno ponte fino a 5 anni prima del pensionamento, o addirittura 10 anni se si è disoccupati; viene estesa in via sperimentale fino a 7 anni la durata dell'isopensione, lo scivolo a carico delle aziende per accompagnare alla pensione i dipendenti in esubero. In attesa che diventi operativo l'Ape volontario.
Insomma un anno in cui si aumenta la flessibilità in uscita in vista dell'innalzamento dei requisiti per la pensione che scatterà nel 2019 e poi, nel 2021, con le nuove regole introdotte poche settimane fa dalla legge di bilancio 2018. Tutte le novità e le regole principali della previdenza, come il calcolo dell'assegno o la previdenza complementare, sono spiegate in “Pensioni 2018” in modo semplice ed esaustivo anche tramite esempi, calcoli di convenienza e box di approfondimento.
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