Gli studenti delle scuole superiori farebbero bene a godersi questi ultimi giorni di vacanza, perché dal prossimo anno le cose potrebbero cambiare: la senatrice del Movimento 5 Stelle, Bianca Laura Granato, ha infatti lanciato l’idea di una proposta di legge che potrebbe rovinare l’estate dei giovani studenti, spostando in estate le attività previste dai progetti di alternanza scuola-lavoro. Per il momento la bozza è stata lanciata solo sulla piattaforma Rousseau, ma in autunno potrebbe arrivare in Parlamento: «Con questo provvedimento - scrive la senatrice in un post - vogliamo inaugurare il processo di cancellazione dei tanti incubi legati alla “buona scuola”».
Il «processo di cancellazione» ideato da Bianca Laura Granato prevede la riduzione delle ore di alternanza a 100 ore nell’ultimo triennio (attualmente la legge 107/2015 “Buona Scuola” prevede invece 400 ore per gli istituti tecnici e professionali e 200 per i licei). Queste ore non saranno più sovrapponibili con le «attività degli altri curricoli e verranno collocate tra giugno e settembre, in base alla scelta degli organi collegiali».
In un video postato sui social la senatrice spiega infatti che nell’attuale regolamento dell’alternanza scuola-lavoro ci sono «troppe criticità», prima tra tutte quella legata alla sovrapposizione delle ore di lavoro con le ore di lezione. In più, ci sarebbe «incoerenza dei programmi di alternanza con alcuni piani di studio, soprattutto dei licei. E bassa qualità delle attività lavorative proposte».
Ma c’è un’altra novità che potrebbe contribuire a quello che la senatrice ha chiamato «processo di cancellazione»: in via preferenziale nei licei, ma anche negli istituti tecnici e professionali le ore potranno essere utilizzate «per l’orientamento universitario sulla base della libera scelta degli studenti». Questo significherebbe, però, cancellare la filosofia del progetto nato per offrire agli studenti delle scuole superiori un’occasione per «testare sul campo le proprie attitudini», come si legge nel portale realizzato dal ministero per mettere in contatto imprese e studenti.
Nel progetto di legge targato M5S c’è, poi, un’ultima “picconata” alla Buona Scuola: l’alternanza inciderà sui voti solo attraverso la condotta e non potrà essere materia dell’esame di Stato.
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