Il quesito.Le strutture sanitarie (laboratori analisi e poliambulatori) dal 2019 saranno obbligate a emettere fatture elettroniche anche ai cittadini senza partita Iva. Il paziente potrà pretendere di ricevere comunque la versione cartacea o in formato Pdf? E, se fornisce la Pec, gli si deve inviare a quell’indirizzo la fattura elettronica, oppure è tenuto a scaricarla dal Sistema di interscambio? L.S.
La risposta. In base ai chiarimenti forniti dall’agenzia delle Entrate con il provvedimento del 30 aprile 2018, il cittadino senza partita Iva potrà scegliere di ricevere dal cedente/prestatore una copia informatica (anche Pdf) o analogica (cartacea) della fattura elettronica. Se invece fornirà un indirizzo Pec, il cedente/prestatore dovrà compilare in sede di emissione della fattura, oltre al codice convenzionale «0000000», il campo «PecDestinatario», così lo stesso Sistema di interscambio (Sdi) recapiterà la fattura elettronica al destinatario nella propria casella Pec.
Il quesito è tratto dall’inserto L’Esperto risponde, in edicola con Il Sole 24 Ore di lunedì 1° ottobre, numero speciale dedicato alla fattura elettronica.
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