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Confprofessioni: «All’Italia serve uno choc sulle…

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L’AUDIZIONE ALLA CAMERA

Confprofessioni: «All’Italia serve uno choc sulle semplificazioni»

Uno choc di semplificazione. È quanto suggerisce Confprofessioni, in audizione ieri in Commissione Finanze della Camera, dove sono in corso le audizioni sul Progetto di legge recante «Disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale». Per Confprofessioni i numeri parlano chiaro, l’Italia ha il sistema fiscale tra i più complessi e articolati e nonostante ciò - o forse proprio per questo - un tasso di evasione tra i più alti.
L’organizzazione che raggruppa diverse categorie professionali mette in guardia dalle buone intenzioni: «misure che sulla carta sembrano semplificazioni - sottolinea - nell’applicazione concreta si risolvono in nuovi adempimenti». E fa l’esempio dell’articolo 21 del provvedimento, che« mira ad estendere ai liberi professionisti e lavoratori autonomi che optino per il regime di contabilità ordinaria il metodo della tassazione separata ad aliquota fissa del 24% dei proventi mantenuti a disposizione dell'attività economica e non prelevati come reddito personale, secondo quanto già previsto per le imprese». Sul piatto ci sono 500 milioni di euro che, secondo Confprofessioni, potrebbero essere allocati in maniera diversa e più aderente alle previsioni del Def e della legge di bilancio. «Se infatti il Governo sembra orientato ad abolire l’Iri (l’imposta sui redditi imprenditoriali) - sottolineano nel comunicato - appare contraddittorio introdurre un meccanismo in capo ai liberi professionisti che ricalca appunto l’Iri.

Confprofessioni rilancia poi un suo cavallo di battaglia, e cioè consentire ai professionisti l’accesso al piano “Industria 4.0” - per sostenere i processi di aggregazione, anche societaria, attraverso una detassazione delle Stp tra giovani professionisti nella fase di start-up - ed ampliare il novero delle spese per investimenti infrastrutturali da portare in deduzione.

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