Grazie al decreto 119/2018 appena pubblicato in Gazzetta in quattro anni l’evasore seriale arriverà a risparmiare fino a
47.970 euro; l’essere “furbi” e non pagare tutte le tasse permetterà di tenersi in tasca - grazie all’integrativa speciale
- una cifra che può arrivare a 11.978 euro l’anno. Sono questi i numeri della sanatoria, contenuta nel decreto fiscale approvato
dal Governo Lega-5Stelle.
I più premiati saranno ovviamente gli evasori seriali perché potranno moltiplicare lo “sconto” sulle tasse per quattro anni
interessati. Il calcolo è stato fatto dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili che ha ipotizzato
cinque diversi scenari (riportati nel documento in pagina).
Il calcolo - si legge nel comunicato dei commercialisti - è stato fatto attraverso il raffronto analitico, operato in corrispondenza
dei diversi livelli di reddito, tra quanto sarebbe stato pagato per Irpef, addizionali regionali e comunali, Irap e contributi
previdenziali in caso di reddito dichiarato sin dal principio “per intero” e di reddito dichiarato solo in parte e poi integrato
con la dichiarazione integrativa “speciale” messa a punto nel decreto fiscale.
Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani, nel presentare questa dati spiega: «Abbiamo elaborato alcuni esempi che applicano il limite complessivo dei 100mila euro considerando una volta sola lo stesso presupposto imponibile che viene fatto emergere per più imposte diverse. Sarebbe infatti altamente irrazionale, prima ancora che ulteriormente restrittiva, l’applicazione del limite nel senso di moltiplicare un medesimo presupposto per il numero di ambiti impositivi per cui rileva contestualmente. Sul punto sarebbe comunque auspicabile un miglioramento del testo durante l'iter parlamentare per renderlo più chiaro».
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