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Fattura elettronica, corsa contro il tempo per risolvere i nodi privacy

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oggi L’INCONTRO GARANTE-ENTRATE

Fattura elettronica, corsa contro il tempo per risolvere i nodi privacy

Corsa contro il tempo per risolvere i problemi di privacy sulla fattura elettronica segnalati dal Garante nel provvedimento di venerdì 16 novembre con cui ha chiesto un intervento alle Entrate per mettere in sicurezza dal punto di vista della tutela dei dati personali l’obbligo di invio delle fatture nelle operazioni B2B e B2C che scatterà dal prossimo 1° gennaio. Già mercoledì 21 novembre è in programma un incontro tra l’Authority presieduta da Antonello Soro e l’Agenzia ma prime rassicurazioni sulla possibilità di arrivare a correzioni senza particolari difficoltà sono arrivate già da un primo confronto con i deputati del Movimento 5 Stelle della commissione Finanze della Camera. A evidenziarlo è proprio una nota diffusa dagli stessi al termine del colloquio con Soro.

IL DOSSIER COMPLETO SULLA FATTURA ELETTRONICA

Rassicurazioni dal Garante

«Le criticità espresse dal Garante riguardano l’inclusione di dati che interessano la totalità dei cittadini, anche quelli sulle abitudini riservate, il ruolo degli intermediari che si sarebbe esteso in modo indefinito e le responsabilità del cosiddetto “postino” dell’agenzia delle Entrate, atto a incamerare i dati. Sono arrivate importanti rassicurazioni da parte di Soro, il quale ha evidenziato come determinati aspetti potranno essere corretti senza particolari difficoltà», hanno sottolineato i deputati Cinque Stelle.

L’incontro Entrate-Garante per i regolamenti attuativi
Nella nota i deputati pentastellati della commissione Finanze della Camera hanno anche anticipato che mercoledì 21 novembre «è già previsto un tavolo comune tra Garante e agenzia delle Entrate per ridefinire i regolamenti attuativi. Noi continueremo a seguire da vicino il processo così come continuiamo a monitorare gli sviluppi tecnici che Sogei fornirà a breve per garantire, come sollecitiamo da mesi, che la e-fattura diventi il whatsapp dei contribuenti».

Tempi stretti in vista del 1° gennaio

Si stringono dunque i tempi per trovare una soluzione, considerato anche il fatto che la strada della proroga non è percorribile per i costi: far slittare il debutto dell’obbligo di e-fattura significherebbe trovare coperture per 1,97 miliardi, ossia il recupero di gettito stimato dalla misura dalla legge di Bilancio dello scorso anno.

Del resto anche il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’anno di studi della Guardia di Finanza ha tenuto a precisare che «dal primo gennaio 2019 la fatturazione elettronica sarà obbligatoria in via generalizzata in tutti i rapporti commerciali, quelli business to business e business to consumer».

Tria ha anche aggiunto che «la prossima manovra di bilancio prevede importanti interventi strutturali finalizzati alla semplificazione fiscale, al rilancio degli investimenti e dell’occupazione, all’inclusione sociale e al contrasto della povertà». E «di questo percorso di riforme la Gdf sarà interprete e protagonista sul campo».

Se hai una domanda sulla e-fattura puoi inviarla al forum del Sole 24 Ore dedicato alla fattura elettronica, aperto fino al 3 dicembre 2018. Le risposte appariranno sia sul giornale sia sul sito.

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