Ci siamo: è partita la corsa per l’iscrizione alle scuole superiori, che si concluderà a fine gennaio. A partire dal 27 dicembre scorso infatti i genitori che debbono iscrivere, per la prima volta, i figli a scuola possono iniziare la registrazione sul portale www.iscrizioni.istruzione.it. Così da ottenere le credenziali di accesso al servizio (questo adempimento non è necessario per chi già possiede un’identità digitale, Spid). Il secondo passo è la scelta dell’istituto. Una bussola utilizzabile per gli istituti di ogni ordine e grado è “Scuola in Chiaro” - fruibile dal sito del Miur e, da quest’anno, anche tramite un’apposita web App, dal proprio smartphone -, che contiene tutte le informazioni su docenti, organizzazione oraria, risultati degli studenti.
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Per le superiori uno strumento aggiuntivo per i genitori è offerto dalla Fondazione Agnelli. Si tratta di Eduscopio, dove le famiglie possono trovare gli esiti dell’istituto prescelto. Sia lo sbocco occupazionale, sia il successo negli studi universitari. Senza dimenticare, sempre per chi deve iscrivere il ragazzo a una scuola superiore, il “consiglio orientativo” che la scuola è tenuta a dare (ma non sempre accade correttamente) agli alunni di terza media.
Una volta, quindi, ultimata la registrazione sul portale ministeriale e individuato l’istituto giusto si può fare il terzo passo: l’iscrizione vera e propria alle prime classi di infanzia, primaria, medie e superiori, dalle ore 8 del 7 gennaio alle ore 20 del 31 gennaio 2019. La modalità on line, introdotta nel 2012 dall'ex ministro Francesco Profumo, ormai vale per quasi tutti, compresi i centri di formazione professionale regionali (nelle regioni che hanno aderito). Fa ancora eccezione - vale a dire la domanda rimane cartacea e va consegnata alla scuola - l’infanzia (in attesa del decollo del sistema 0-6 anni, per servizi educativi, nidi, micronidi, servizi integrativi, per bambini da zero a tre anni, modalità e tempi di iscrizione sono definiti dai singoli Comuni). Per le scuole paritarie l’adesione al sistema di “Iscrizioni on line” è facoltativa. Ogni istituto può personalizzare i moduli di iscrizione: l’opzione va completata entro il 3 gennaio.
Rinviando agli approfondimenti dei nostri esperti e alle Faq predisposte per Il Sole 24 ore dal ministero dell’Istruzione, in questa sede ci limitiamo a evidenziare le principali novità in arrivo, di interesse per famiglie e ragazzi. Dopo una partenza, piuttosto in sordina, lo scorso settembre, entrano appieno a regime i nuovi istituti professionali riformati dal precedente governo. In tutto si tratti di 11 indirizzi, che vedono rafforzato il legame con imprese e territori, con più attività laboratoriali e alternanza. Su quest'ultimo fronte, tuttavia, l'attuale esecutivo inverte rotta: le ore di formazione “on the job” si riducono drasticamente, passando da almeno 200 nei licei ad almeno 90 e da almeno 400 nei tecnici e professionali, rispettivamente, a 150 e a 210 ore.
L’alternanza, che non peserà, almeno quest’anno, alla maturità, cambia anche nome (si chiamerà «percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento») e dimezza i fondi. La legge di bilancio mette, infine, sul piatto oltre 160 milioni di euro per incrementare di 2mila unità il numero di docenti alla primaria nel tentativo di far salire il tempo pieno, soprattutto al Sud. Oggi le classi funzionanti con orario di 40 ore sono il 33,6% del totale. Ma è solo un primo atto perché secondo le stime sindacali per soddisfare interamente la domande delle famiglie di insegnanti ne servirebbero 43mila in più.
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