Il quesito.Il locatario di un immobile ha in affitto un’abitazione da più di tre anni con un contratto classico 4+4. Il locatore decede senza lasciare alcun testamento. Gli eredi accettano di ricevere la proprietà. Cosa accade per l'inquilino? Quali pratiche mettere in atto affinché possa continuare a condurre l'immobile? Nel caso in cui gli eredi intendano vendere la casa, il conduttore ha la prelazione sull'acquisto? V.A.- Bari
La risposta. Il decesso del locatore comporta solo una modifica soggettiva del rapporto di locazione, con il subentro degli eredi nella
posizione del locatore originario. In tal caso, la fattispecie va equiparata all'originaria locazione di più comproprietari,
nella quale ciascuno può locare e agire per il rilascio.
La giurisprudenza ha poi precisato che, qualora in un contratto di locazione la parte locatrice sia costituita da più locatori,
ciascuno di essi è tenuto nei confronti del conduttore alla medesima prestazione.
Quindi, in questo caso, il conduttore non deve fare nulla: solo farsi precisare a chi effettuare i pagamenti. Non esiste
un diritto di prelazione per il conduttore di locazione abitativa; la prassi suggerisce di chiedere prima al conduttore se
intenda acquistare l'immobile, ma una simile soluzione non è obbligatoria.
Il quesito è tratto dall’inserto L’Esperto risponde, in edicola con Il Sole 24 Ore di lunedì 04 marzo 2019.
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