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Cessione crediti anche per le ristrutturazioni: la proposta Confedilizia

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oltre l’ecobonus

Cessione crediti anche per le ristrutturazioni: la proposta Confedilizia

Rendere possibile la cessione di credito per gli interventi di ristrutturazione edilizia. È una delle proposte avanzate da Confedilizia al governo in vista dei prossimi provvedimenti per lo sblocco dei cantieri e la crescita allo studio.

La proposta prevede che chi beneficia delle detrazioni per le ristrutturazioni possa optare per la cessione del credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi o ad altri soggetti privati. La norma, quindi, mira ad estendere anche a tutti coloro che eseguono interventi di ristrutturazione edilizia la facoltà di beneficiare, in luogo della detrazione, della cessione del corrispondente credito ai fornitori o ad altri soggetti privati e secondo le elaborazioni di Confedilizia non comporta oneri aggiuntivi.

Come funziona oggi
La cessione del credito è prevista in quattro casi ben descritti sulla guida Bonus Casa . È infatti possibile cederlo:

1) per tutti gli interventi, agevolati al 50-65-70-75%, sul risparmio energetico «qualificato» (su singole unità immobiliari o su parti comuni condominiali) per gli incapienti, con possibile cessione anche alle banche;

2) idem per tutti i contribuenti (anche non incapienti) ma senza possibilità di cessione alle banche;

3) quella per gli interventi antisismici sulle parti comuni, agevolati al 75% (riduzione di una classe di rischio) o all’85% (riduzione di due classi di rischio), per tutti i contribuenti (anche non incapienti), senza possibilità di cessione alle banche;

4) quella per l’acquisto, agevolato al 75% (riduzione di una classe di rischio) o all’85% (riduzione di due classi di rischio), di unità immobiliari, sulle quali, dopo la demolizione e la ricostruzione dell’intero edificio, l’impresa ha effettuato interventi antisismici, per tutti i contribuenti (anche non incapienti), senza possibilità di cessione alle banche.

A oggi non si può quindi cedere il credito dalle detrazioni “sorelle” dell’ecobonus, quelle al 50% per le ristrutturazioni edilizie che coprono un ampia gamma di interventi, tra cui l'installazione di impianti fotovoltaici per utenze domestiche.

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