Conventi, ville, caserme, aree industriali dismesse: sono 400 i pezzi di alto valore che il direttore del Demanio, Riccardo Carpino, ha incluso nel piano vendite per il 2019. Alcuni di questi immobili sono noti agli operatori, «in lavorazione» da anni. Ma la svolta impressa dal nuovo direttore dell’Agenzia del Demanio, Riccardo Carpino, sta nel verbo-obiettivo di cui sono oggetto: non più «valorizzare», ma «vendere» è la missione. Ovviamente il secondo verbo non esclude il primo, ma l’accento in questo caso è significativo soprattutto dell’abbandono di certe meline che negli anni passati hanno prevalso. Che poi questo porti a un risultato, è tutto da vedere, è la scommessa.
La Caserma alpini La Marmora, a Tarvisio, 16.065 metri quadrati di superficie lorda e 72.870 metri quadrati di superficie scoperta, per esempio, ha un mutamento della destinazione d’uso già in corso, con obiettivo finale turistico ricettivo. Mentre l’ex convento di San Salvador a Venezia, Sestiere di San Marco, vicino al Rialto, ammette già usi come abitazioni, uffici, servizi, musei e archivi. Villa Camerata, nel quadrante nord-est di Firenze, tra Campo di Marte e Coverciano, ha un vincolo storico artistico ma ha già una destinazione d’uso turistico-ricettivo. Spettacolare, ma in pessimo stato di manutenzione, l’ex convento ed ex caserma Vittorio Emanuele II, a Gaeta, affaccio a strapiombo sul golfo, 4.300 metri quadrati di superficie lorda. Ha oggi una destinazione d’uso ad attrezzatura scolastica con aree annesse destinate a verde: il compendio immobiliare situato nei pressi del castello Angioino-Aragonese non ammette alcuna possibilità edificatoria, ma è prevista la possibilità di restauro dei fabbricati esistenti e di installare piccoli chioschi. Fra i beni in vendita anche l’ex stabilimento industriale Spea, uso commerciale ma vincolato dal Mibac. L’edificio, 25.750 metri quadrati di superficie lorda e 694.341 di superficie scoperta, è in pessimo stato di manutenzione. Infine una ex struttura sanitaria a Roma, ex sede dell’associazione nazionale per la ricerca sul cancro, in via delle Messi d’Oro, con una superficie lorda di 18.062 metri quadrati. Per ora gli usi ammessi sono servizi socio-sanitari, attrezzature universitarie, sportive, congressuali .
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