È in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il decreto 4 giugno 2019 del Mef che in applicazione della legge n. 145/18 (Bilancio 2019) dal prossimo 1° luglio ridurrà del 40% l’accisa sulla birra prodotta dai cosiddetti microbirrifici, ossia su quelle fabbriche che operano in regime di deposito fiscale e la cui produzione annua non supera i 10mila ettolitri. Secondo i dati del rapporto annuale di Assobirra si tratta di 862 realtà, che danno lavoro a circa 3mila persone, con una produzione di oltre 500mila ettolitri di birra l’anno (si veda il Sole 24 Ore dello scorso 30 maggio).
Il decreto introduce novità importanti anche sul fronte della semplificazione procedurale, in quanto consente l’accertamento dell’accisa da assolvere sul prodotto finito, ossia a conclusione delle operazioni di condizionamento, mentre in precedenza l’operazione veniva effettuata nella fase precedente, senza tenere conto, ai fini della tassazione, dei casi fisiologici di produzione. L’aliquota ridotta - chiarisce in questo senso il decreto all’articolo 1, comma 3, «è applicata alla birra ottenuta a seguito di un ciclo di produzione che inizia con la realizzazione del mosto e si conclude con la fase di condizionamento, che sia eseguito interamente in microbirrifici ovvero in piccole birrerie nazionali».
Lo sgravio fiscale previsto a favore dei microbirrifici fa seguito alla riduzione generalizzata dell’aliquota di accisa sulla birra da 3 a 2,99 euro per ettolitro e grado-Plato, introdotto sempre dall’ultima legge di bilancio e in vigore dallo scorso 1° gennaio.
© Riproduzione riservata