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Il tirocinio dal perito non inficia l’abilitazione del dottore…

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sentenza del tar CAGLIARI

Il tirocinio dal perito non inficia l’abilitazione del dottore commercialista

Dopo la laurea magistrale in Economia e commercio e il tirocinio da un perito commerciale, supera l'esame di abilitazione da dottore commercialista. Ma l'università di Sassari, alla fine di una una vicenda complessa, dispone il definitivo annullamento del titolo di abilitazione all'esercizio della professione di dottore commercialista. Il Tar di Cagliari ribalta lo scenario e annulla il provvedimento dell'Università.

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La vicenda (ricostruita nella sentenza 00508/2019 prima sezione) dal Tar di Cagliari, comincia nel 2003, quando una donna, dopo aver conseguito la laurea magistrale in Economia e commercio, si iscrive nel relativo registro dei praticanti del Collegio dei ragionieri e dei periti commerciali di Cagliari e svolge il tirocinio presso un perito commerciale per tre anni.

È il 2007 quando presenta domanda per partecipare all'esame di Stato per «l'abilitazione alla professione di Dottore Commercialista». Il tutto, si legge nel dispositivo del Tar, «barrando nel relativo modulo la casella indicante l'avvenuto svolgimento del tirocinio all'epoca richiesto ai fini dell'ammissione all'esame dalla legge 17 febbraio 1992, n. 207, dunque il tirocinio presso un dottore commercialista». Esame (prima sessione del 2007) superato.

I problemi si presentano più avanti. A febbraio e aprile del 2008 gli uffici amministrativi dell'ateneo sassarese chiedono agli ordini dei commercialisti di Cagliari e di Nuoro la conferma di quanto autocertificato dalla donna per partecipare all'esame. Dal consiglio dei dottori commercialisti di Nuoro la risposta che il tirocinio era stato tirocinio «presso un perito commercialista» e non «presso un dottore commercialista come dichiarato in domanda».

Parte quindi una segnalazione all'autorità giudiziaria e contestualmente viene sospesa l'abilitazione professionale conseguita. Nel 2015 la prescrizione chiude la vicenda penale e la donna presenta domanda di riattivazione del titolo riabilitativo.

Tre anni dopo, siamo nel 2018, il rettore dell'università di Sassari dispone il «definitivo annullamento del titolo di abilitazione all'esercizio della professione di dottore commercialista conseguito dall'interessata». Decisione basata sul fatto che «il tirocinio svolto -presso un perito commerciale anziché presso un dottore commercialista- non avrebbe dovuto consentirne l'ammissione all'esame».

Quindi il ricorso al Tar di Cagliari. Si costituisce in giudizio l'ateneo sassarese e il Miur che in un secondo tempo chiede la la propria estromissione dal giudizio per l'assenza di provvedimenti impugnati a sé riferibili, comunque il rigetto dello stesso gravame perché infondato. Per i giudici del tribunale amministrativo che, con una serie di argomentazioni, accolgono il ricorso, «in ogni caso, nel provvedimento di annullamento l'Amministrazione non ha indicato alcuna concreta ragione di interesse pubblico che potesse giustificare il ritiro del titolo abilitativo (che era stato comunque conseguito dall'interessata all'esito del prescritto esame), il che inficia di per sé la legittimità dell'atto impugnato». Atto annullato e spese compensate.

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