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Questo articolo è stato pubblicato il 08 agosto 2010 alle ore 08:02.

Articoli

Si pagò l'inadeguatezza della diagnosi

Quando, nel 2007, cominciò la crisi dei titoli derivati dai prestiti ipotecari americani, si pensò che il problema fosse circoscritto alla complessità e opacità di quei titoli e della loro collocazione nel sistema finanziario. Quando molte banche, anche in Europa, si scoprirono in difficoltà, si ritenne che fosse questione di ...

Quel crack sui mutui che ha stravolto i mercati mondiali

Quel crack sui mutui che ha stravolto i mercati mondiali (Foto Reuters)

Per chi s'era occupato di finanza e soprattutto della crisi del credito, che aveva squassato ormai mezzo mondo, fine agosto 2008 sembrava un buon momento per prendersi una lunga vacanza in qualche posto sperduto della Terra dove non arrivavano i giornali e persino internet era fuori portata. Dando retta agli economisti, si sarebbe ...

Liberismo in soffitta: lo stato salva-banche si finanziò allo sportello

Il presidente della Commissione Ue Barroso, il primo ministro greco Papandreou e il presidente francese Sarkozy al vertice di Bruxelles dell'11 febbraio 2010. Ordine del giorno: salvare la Grecia

Anni e anni di fede incondizionata nella «mano invisibile» spazzati via in pochi giorni: la tempesta che ha investito il mondo del credito negli ultimi 3 anni, in fondo, è anche questo. Messi alle strette dalla prospettiva del collasso dell'intero sistema finanziario, gli stati non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire in ...

La ricetta per uscire dalla grande crisi: crearne tante altre

Un boom con troppe crepe. Il complesso immobiliare «Lotus Riverside» a Shanghai, crollato nel 2009 durante la costruzione

Di bolla in bolla abbiamo trascorso gli ultimi 12 anni tra euforia e depressione. L'euforia ce la procurava la bolla man mano che si gonfiava. La depressione ci assaliva tutte le volte che la bolla scoppiava: come dopo la mania di Internet nel 2000; dopo che i prezzi delle case, in America, in Gran Bretagna, Spagna o in Australia, ...

Troppa burocrazia: così la rivoluzione rischia il fallimento

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, firma la riforma finanziaria di Wall Street e le nuove norme a protezione dei consumatori

Riforme che vanno a passo di lumaca non serviranno per affrontare le emergenze future

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