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Questo articolo è stato pubblicato il 25 agosto 2010 alle ore 08:07.
«Rimettersi all'autorità giudiziaria, auspico un confronto pacato e serio e che il grave episodio sia superato». Con queste parole il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha risposto alla lettera-appello che i tre operai della Fiat di Melfi gli avevano inviato affinché intervenisse per risolvere la loro situazione: reintegrati nello stabilimento dal giudice del lavoro dopo il licenziamento da parte dell'azienda sono stati invitati dal Lingotto a non presentarsi al lavoro.
Sulla vicenda è intervenuto ieri anche il ministro dei Trasporti Altero Matteoli, dicendo: «Le sentenze vanno rispettate anche quando non fanno piacere. Se il nostro paese è uno stato di diritto, non lo può essere a fasi alterne». Intanto a Pomigliano proseguono gli investimenti per gli impianti destinati a produrre la nuova Panda, secondo il programma. Il prossimo 15 settembre sarà definita la "short list" (cinque offerte) per lo stabilimento di Termini Imerese.