Il Sole 24 Ore
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2 novembre 2010

Bocchino avverte il Pdl: a Perugia decideremo se restare nel governo

di Sara Bianchi


A Perugia Futuro e libertà deciderà se restare nel governo di Silvio Berlusconi.Si parla sempre più insistentemente di un sostegno esterno al governo. E Italo Bocchino, interpellato dai giornalisti a margine della presentazione alla stampa della Convention di Perugia, rinvia la risposta: «Abbiamo un appuntamento sabato e domenica, risponderemo lì, altrimenti che lo abbiamo convocato a fare?» «Fini farà una proposta - precisa Bocchino - , ci sarà una platea e a seconda delle reazioni decideremo». In ogni caso i finiani non si troveranno a Perugia per dare «un ultimatum temporale all'esecutivo».

A questo punto Futuro e libertà, dice il capogruppo del partito alla Camera si aspetta che «il governo cominci a fare ciò che Silvio Berlusconi ha detto in parlamento, ottenendo la fiducia delle Camere anche con i nostri voti». Il riferimento è, in particolare, alla riforma del fisco e al piano per il Sud. Ma oggi «l'esecutivo è fermo al palo. Non si preoccupa dei problemi degli italiani». Anzi, dice il capogruppo Fli «stiamo qui a parlare di Ruby o a prendercela con gli omosessuali mentre tutto il mondo occidentale pensa a come combattere l'omofobia». E sulle ultime vicende che riguardano il premier, quello che preoccupa i finiani, dice il loro capogruppo alla Camera è « un uso disinvolto di un ufficio così importante come quello di presidente del Consiglio». Fli chiede «che il governo governi e vada avanti». «Se poi ritiene che non è in grado di farlo - puntualizza Bocchino - lo dica al Parlamento e agli italiani».

Risposte? I finiani le attendono dalla direzione nazionale del Pdl che si riunisce giovedì, prima della convention di Perugia, dice Adolfo Urso. «È dalla direzione dello scorso aprile che ci aspettiamo delle risposte in merito alla conduzione del Pdl e alla sua collocazione in quello che noi pensiamo debba essere il centrodestra italiano. Quelle risposte non sono arrivate, anzi in questi mesi - sottolinea - abbiamo assistito solo a un grande frastuono».

Alla convention sono annunciati, ad oggi, 3.500 partecipanti. Durante l'incontro, inizialmente lanciato da Generazione Italia, ci sarà anche l'atto costitutivo del movimento giovanile di Fli, e la presentazione del Manifesto per l'Italia. Un vero e proprio «appello che Gianfranco Fini lancerà alla nazione», ha spiegato Adolfo Urso, viceministro dello Sviluppo economico e coordinatore dei gruppi di Fli. A Perugia entra così nel vivo la fase costituente del nuovo partito, che prevede poi la presentazione a Milano, a gennaio, del 'programma per l'Italia'. I lavori cominceranno sabato e saranno aperti da Catia Polidori, poi parleranno Italo Bocchino, Pasquale Viespoli, Adolfo Urso, quindi toccherà alle associazioni che si riconoscono nella leadership di Fini. Il presidente della Camera sabato sera incontrerà mille giovani che formano il comitato promotore di Fli. E domenica sarà illustrato il 'manifesto per l'Italia'. «È un percorso - sottolinea Urso - che speriamo sia sottoscritto non soltanto nel centrodestra ma anche da molti altri» che «si sono avvicinati in questi mesi a Fli».


2 novembre 2010