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Questo articolo è stato pubblicato il 26 novembre 2010 alle ore 09:26.
Le ultime arrivate sono risorse a fondo perduto per i negozi del paese (circa mille euro per attività). Ma il menu dei benefit è lungo: fino a 2.500 euro per i nuovi nati; rette degli asili nido abbattute di due terzi; tasse universitarie pagate fino a un massimo di 1.650 euro; libri gratis per gli studenti di scuola media.
Altro che emergenza rifiuti. Per Sogliano al Rubicone la "monnezza" è diventata una pietra filosofale. È nel 1990 che in questo paese sull'appennino forlivese – 3.200 abitanti – è stato sacrificato un calanco dal nome poetico (Ginestreto) riempendolo di pattume. Oggi quella discarica (che riceve 180mila tonnellate annue) vale 11 milioni, su un bilancio di 17. Facendo un conto della serva si tratta di oltre 3.400 euro per abitante, con proventi per metà generati dall'abbancamento dei rifiuti e per metà dalla vendita di energia da biogas.
Soldi tradotti in servizi. C'è anche la navetta gratuita per accompagnare gli anziani al mercato; gli interessi per i mutui prima casa sono abbattuti del 60% grazie ai contributi del comune il quale, l'anno scorso, nel pieno della crisi, con 33mila euro ha stipulato una polizza assicurativa per garantire 400 euro al mese a chi fosse rimasto senza lavoro.
Certo, non è stato sempre il paese dei sogni. «All'inizio – dice il sindaco Enzo Baldazzi – ci furono proteste». Ma quando nuovo acquedotto e metano arrivarono in paese la gente iniziò a capire che forse quella discarica poteva non essere il male assoluto. Attualmente non mancano le voci contrarie dei comitati di cittadini che contestano la costruzione di un impianto di compostaggio nell'area. Posizione che non fa breccia nell'opposizione di centrodestra in comune: «I comitati – dice il capogruppo Mauro Palmi – devono fare il loro lavoro e la politica il proprio. Certamente la discarica potrebbe essere usata meglio, anche per evitare una saturazione prima del dovuto». Cosa da prevedere intorno al 2020. Sono invece alle porte le elezioni, nel 2011. E il sindaco uscente Baldazzi, Pd, favorevole alla discarica, all'ultima tornata è stato rieletto con il 74% dei voti.