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Questo articolo è stato pubblicato il 12 gennaio 2011 alle ore 17:23.
Sì al referendum sul legittimo impedimento, via libera anche a quello sul nucleare e a due referendum sull'acqua. Sull'acqua non ammessi due quesiti, di cui uno dell'Idv. Dunque la Corte costituzionale ha ammesso quattro referendum su sei. Immediato il commento del leader dell'Idv, Antonio Di Pietro. «Con l'ammissibilità del referendum sul legittimo impedimento e con un giudizio di illegittimitàcostituzionale pendente, la resa dei conti con la giustizia per Silvio Berlusconi si avvicina, anzi è inevitabile e inesorabile». Per Di Pietro «tutti siamo uguali difronte alla legge ed è immorale e contro lo stato di diritto di un paese democratico farsi le leggi per non farsiprocessare».
Via libera al quesito sul legittimo impedimento
La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il referendum promosso dall'Idv per l'abolizione totale della legge sul legittimo impedimento che mette al riparo il premier Berlusconi dalla ripresa dei tre processi a suo carico (Mills, Mediaset e Mediatrade). L'effettivo svolgimento dellaconsultazione dipenderà però dal verdetto di domani della stessa Consulta sullo scudo Se infatti la Consulta dovesse bocciare del tutto la legge, allora nienteconsultazione popolare, che invece ci sarebbe senz'altro in caso di sentenza interpretativa di rigetto oppure di un verdetto diinamissibilità o infondatezza dei ricorsi. Il voto sarebbe inforse se la Consulta bocciasse lo scudo solo in parte: in questo caso spetterebbe all'Ufficio centrale della Cassazionevalutare se sussista ancora l'interesse alla consultazionereferendaria.
Due su 4 i quesiti sull'acqua ammissibili, oltre a quello sul nucleare
La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibili due dei quattro referendum contro la privatizzazione dell'acqua e uno sul nucleare. Ad essere stati rigettati sono stati il quesito promosso da Di Pietro per abrogare parte del decreto Ronchi-Fitto e quello promosso dal Comitato "Sì acqua pubblica" per cancellare le norme del precedente governo Prodi in materia di ambiente sulle forme di gestione e sulle procedure di affidamento delle risorse idriche. Via libera invece della Consulta agli altri due quesiti del Comitato "Si acqua pubblica": uno per l'abrogazione delle norme del decreto Ronchi-Fitto sulle modalità di affidamento con gara a privati dei servizi pubblici di rilevanza economica, l'altro per la cancellazione delle norme del governo Prodi riguardanti al determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Ammesso anche il quesito sul nucleare promosso dall'Idv di Di Pietro per cancellare circa 70 norme contenute nei provvedimenti che con il governo Berlusconi hanno riaperto la strada a nuove centrali.