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Questo articolo è stato pubblicato il 12 febbraio 2011 alle ore 10:02.

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I vini del consensoI vini del consenso

La rivista Civiltà del bere, tradizionalmente affianca al censimento delle singole etichette premiate dalla critica, la fotografia delle aziende vinicole che, anche per vini diversi, hanno ottenuto i massimi riconoscimenti dalle Guide. Ciò consente di monitorare le scelte stilistiche, o strategiche se vogliamo, delle Guide, e di riflettere sulla produzione vinicola italiana in senso più ampio. Se le etichette-top sono quattro, le griffes che (anche per vini diversi) hanno messo tutti d'accordo sono nove: oltre ovviamente alle quattro che producono i vini citati sopra, si registra la presenza dell'abruzzese Masciarelli, della franciacortina Ca' del Bosco, dei piemontesi Gaja e Sandrone, e della toscana Petrolo. Le cocche, le Cantine che presentano vertici di qualità solo per una Guida, sono 605 su 1.054 aziende, il 57,4%, un risultato ampio ma è evidente che sulla scelta dei produttori vinicoli da premiare c'è meno "dispersione" rispetto alle singole etichette.

Come sempre, il principe della soggettività è Luca Maroni: l'83,65% dei vini che hanno ottenuto un punteggio superiore ai 90/100 è sua esclusiva scelta non condivisa da nessun'altra Guida. Subito dopo, in questo senso, c'è la nuova Slow Wine, con il 60% circa di vini premiati solo da questa. In effetti, sono le due pubblicazioni che denunciano sin dalla prefazione un criterio di giudizio particolare: per Maroni l'indice del vino-frutto (con un suo assioma per cui un vino possa essere considerato tale) e per Slow Wine la pretesa di particolari attenzioni ambientali o etiche.

Come si sono comportate le Guide di fronte alle solite questioni regionali? Chi "vince" tra le due eterne contendenti? Il Piemonte. Con 354 vini eccellenti (il 20,4%) stacca la Toscana, che può vantarne 315 (il 18,16%). Una differenza di 39 può essere spiegata con il "peccato originale" di Slow Food, il cui cuore batte a Bra (Cuneo). Per la cronaca, l'anno scorso in testa c'era la Toscana con 25 vini di vantaggio, mentre il Piemonte aveva perso per strada 96 etichette-top. Insomma, quest'anno si è capovolta la situazione. Al terzo posto (131 vini, corrispondenti al 7,55% del totale) si conferma il Trentino-Alto Adige, regione piccola ma ad alta concentrazione qualitativa, grazie ai vignaioli del Sudtirolo, con i loro Pinot nero e Gewürztraminer, e ai sempre più amati e conosciuti Trentodoc. Al quarto il Veneto, 128 vini (7,38%). Fanalino di coda è il piccolo Molise, con 4 etichette eccellenti, una in meno di un anno fa.

Questo il quadro generale e se analizziamo le preferenze regionali Guida per Guida scopriamo che solo Luca Maroni mette la Toscana, anziché il Piemonte, al vertice ed è l'unico a dare particolare rilievo al Lazio (14 eccellenze). Inoltre, altra curiosità, mentre le pubblicazioni "spalmano" medaglie e premi tra tante regioni in maniera più o meno equilibrata, la Guida Veronelli è iperfocalizzata su Piemonte (135 vini eccellenti) e Toscana (121), cioè 256 su 415 vini premiati, forse per via del radicamento in queste regioni dei due curatori, Daniel Thomases e Gigi Brozzoni.

Infine, ultima analisi sul parco immenso dei vini premiati, abbiamo rilevato il numero di bottiglie prodotte per ciascuno di essi. Mediamente sono micro produzione, anche difficilmente reperibili sul mercato, per questo ci piace mettere in evidenza "le Blue Chips del vino", per rendere onore a chi riesce a coniugare quantità e qualità. Quest'anno il Marina Cvetic S. Martino Rosso (400.000) scalza dalla vetta il Tignanello (340.000). Terzo nella classifica delle Blue Chips è il Duca Sanfelice Cirò Riserva di Librandi (300.000).

I VINI TOP

4 vini hanno ottenuto la citazione d'eccellenza su tutte le 6 Guide:
Campania: Mastroberardino Radici, Taurasi Riserva Docg 2004
Piemonte: Giacosa Bruno Le Rocche del Falletto, Barolo Riserva Docg 2004
Toscana: Tenuta San Guido Sassicaia, Bolgheri Sassicaia Doc 2007
Trentino-Alto Adige: Ferrari-Fratelli Lunelli Giulio Ferrari Riserva del Fondatore, Brut Trentodoc 2001

13 vini hanno ottenuto la citazione d'eccellenza su 5 delle 6 Guide:
Abruzzo: Cataldi Madonna Luigi Tonì, Montepulciano d'Abruzzo Doc 2007
Basilicata: Fucci Elena Titolo, Aglianico del Vulture Doc 2008
Lombardia: Ca' del Bosco Cuvée Annamaria Clementi, Franciacorta Docg 2003
Marche: Oasi degli Angeli Kurni, Igt Marche Rosso 2008
Piemonte: Conterno Giacomo Barolo Monfortino Riserva Docg 2002; Gaja Barbaresco Docg 2007; Sandrone Luciano Barolo Cannubi Boschis Docg 2006
Sardegna: Argiolas Turriga, Igt Isola dei Nuraghi 2006
Toscana: Isole e Olena Cepparello, Igt Toscana Rosso 2007; Petrolo Galatrona, Igt Toscana Rosso 2008;
Trentino-Alto Adige: Cantina Caldaro Castel Giovanelli – Serenade, Goldmuskateller Alto Adige Passito Doc 2007; Foradori Granato, Igt Vigneti delle Dolomiti Rosso 2007
Veneto: Allegrini Amarone della Valpolicella Classico Doc 2006

Per vedere la classifica completa vai su Civiltà del bere

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