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Questo articolo è stato pubblicato il 21 febbraio 2011 alle ore 06:38.

Articoli

Stretto di Hormuz: la vena giugulare del mondo

Dal Golfo Persico, regione che detiene il 56,5% delle riserve petrolifere mondiali e il 40,6% di quelle di gas, proviene gran parte del traffico mondiale d'idrocarburi. Si tratta di un flusso imponente: ben 16,5 milioni di barili di petrolio al giorno (con una stima di 30-35 mb/g nel 2030) e 56,4 miliardi di m³ annui di gas, sotto forma ...

Bab El Mandeb: porta delle lacrime o dei pirati?

La "porta delle lacrime" (o "degli scogli", secondo un'altra interpretazione del termine arabo), larga poco più di 30 km tra l'isolotto di Perim e la costa africana, chiude l'ingresso del Mar Rosso. Da qui passa un flusso di 3,5-4 mb/g di greggio, proveniente dal Golfo Persico e diretto soprattutto in Europa e, in minor misura, negli ...

Canale di Suez: allargato per attirare container

La "porta orientale del Mediterraneo", aperta nel 1869, ha perduto un po' dell'assoluta importanza iniziale, ma resta uno degli snodi principali del traffico merci mondiale, specie per il Sud Europa. I suoi 190 km ospitano infatti un traffico crescente, anche per i grandi lavori di allargamento in via di ultimazione, che porteranno la ...

Stretto di Malacca: il ganglio vitale del Far East

Questo imbuto naturale lungo 800 km, che si restringe sempre più fino a una larghezza minima di una decina di km davanti a Singapore, ha ormai un volume di traffici (e quindi un'importanza) paragonabile allo stretto di Hormuz per quanto riguarda i flussi d'idrocarburi, ma assai superiore per le merci in genere, considerando il flusso di ...

Canale di Panama: più grande con capitali cinesi

Per tutto il XX secolo fu il pilastro economico, ma anche strategico, della supremazia continentale Usa. Perfino la marina nipponica, durante la II Guerra mondiale, progettò un attacco alle sue chiuse per bloccare il transito della US Navy. L'eventuale blocco del canale costringerebbe al periplo del Sud America (15.000 km di rotta in ...

Bosforo-Dardanelli: il «Vello d'oro» passò di qui

Russia meridionale, Bulgaria, Romania, Ucraina e gran parte del Caucaso dipendono, per i loro scambi marittimi, dall'apertura dello stretto dei Dardanelli (lungo 60 km) e del Bosforo (lungo 30 km). In tempo di pace la navigazione è libera, ma la Turchia, che li controlla, può intervenire per evitare disastri ambientali. L'ipotesi è ...

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