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Questo articolo è stato pubblicato il 02 marzo 2011 alle ore 20:36.

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Alla Camera ultimo atto sul fisco municipaleAlla Camera ultimo atto sul fisco municipale

L'Mpa non partecipa al voto
I deputati dell'Mpa di Raffaele Lombardo hanno deciso di non partecipare al voto, «specificando che il nostro atteggiamento vale come astensione nel merito», ha detto Carmelo Lo Monte. Dopo l'ok della Camera il provvedimento dovrà approdare per il via libera definitivo al consiglio dei ministri di giovedì e quindi andrà alla firma del presidente Giorgio Napolitano. Ma Umberto Bossi guarda avanti: «ora arriva la parte difficile: il federalismo regionale e provinciale».

Bersani: Carroccio al servizio dell'imperatore
Durante le dichiarazioni di voto, duro l'affondo del numero uno del Pd, Pierluigi Bersani: «È un pasticcio. Mettete le mani nelle tasche dei cittadini, e introducete una patrimoniale sulle piccole imprese. Mettete più tasse di quelle che c'erano prima e per avere meno federalismo di quello che c'era prima». E subito un monito alla Lega: «Noi vi garantiamo che il processo federalista va avanti anche in diverse condizioni politiche», ha detto il segretario del Pd, «se volte reggere il moccolo al miliardario, se volete mettere il Carroccio al servizio dell'imperatore, non trovate scuse».

Casini: il federalismo rischia di sfaciare il paese, è solo uno spot per la Lega
«In uno stato centralista come il nostro introdurre questo federalismo significa sfasciare il paese», ha detto il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini: «Non si vuole approvare un vero federalismo, è uno spot per la Lega».

Borghesi (Idv): arriverà un "pacco"
Annuncia voto contrario l'Idv: «È un federalsimo con le ossa rotte, che impone alle regioni la tassa sulle disgrazie, non è solidale, tassa i turisti», ha commetato Antonio Borghesi. La Lega Nord, ha aggiunto, «ha barattato un pacco con scritto federalismo con un salvacondotto per Berlusconi. Ma Berlusconi ha confezionato un vero e proprio "pacco" per gli italiani».

Della Vedova (Fli): riforma pasticciata
Disco rosso anche da parte dei futuristi: è «una riforma pasticciata, non buona, non condivisa ed è frettolosa. Porterà troppe e nuove tasse», ha detto il presidente dei deputati di Fli, Benedetto Della Vedova. Della Vedova punta il dito su «quell'infinità di piccole imposte e addizionali» che la riforma porta con sè.

Santarsiero (Anci): non è una giornata storica per i comuni
Critico è anche il commento del sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, responsabile per le politiche del Mezzogiorno dell'Anci, che ha inviato un appello ai parlamentari: «Non è una giornata storica per i comuni. Nel federalismo municipale non c'è alcuna autonomia e responsabilità impositiva. L'unica certezza è la fine dei trasferimenti dallo Stato ai comuni sostituita da una nuova fiscalità locale, decisa e imposta dal governo ai comuni e che ricadrà sui cittadini». E Claudio Fantoni, presidente della consulta Casa Anci e assessore del comune di Firenze, rilancia: «circa un milione di famiglie che ora vivono in affitto a canone concordato rischiano di vedersi aumentato l'affitto - con il passaggio al canone libero - a causa della cedolare secca introdotta dal decreto sul fisco municipale».

Cgia: con Imu rischio +410 euro di tasse per le aziende
Il nuovo fisco municipale comporterà un aumento della pressione fiscale anche per le aziende: parola della Cgia di Mestre, che spiega: «Dal 2014 gli imprenditori proprietari di negozi, uffici, laboratori e capannoni industriali dovranno applicare l'Imu, con il rischio di vedersi aumentare le tasse: in media di 410 euro in più all'anno».

Antonini (Copaff): premiare la lotta all'evasione fiscale da parte delle regioni

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