Il Sole 24 Ore
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Per i bosniaci Divjak è un eroe ma i serbi lo fanno arrestare

Cristina Battocletti



Le autorità austriache hanno deciso di concedere l'estradizione in Serbia di Jovan Divjak, il generale serbo che durante l'assedio di Sarajevo tra il '92 e il '96 da parte delle milizie di Milosevic, si era schierato a favore dei bosniaci difendendone la capitale. Divjak, che sarà assicurato ai giudici di Belgrado se non farà appello, è stato arrestato giovedì sera nell'aeroporto di Vienna, sulla base di un mandato di cattura internazionale, mentre stava per imbarcarsi sull'aereo per Bologna, dove era atteso a un dibattito.
Secondo il portavoce del ministero degli Interni austriaco, Rudolf Golia, Divjak sarebbe accusato dalla Serbia per i fatti della Dobrovoljacka ulica, la strada di Sarajevo in cui il 3 maggio del 1992 vi furono numerose vittime per i violenti scontri tra una colonna dell'esercito jugoslavo (Jna) e alcuni cittadini e membri del nascente esercito bosniaco. L'ex generale è ritenuto responsabile per quei fatti dalla procura di Belgrado, insieme ad altre 17 persone, tra cui l'ex presidente bosniaco Ejup Ganic, che fu arrestato all'aeroporto londinese di Heathrow lo scorso anno con le stesse accuse. Il giudice inglese però respinse la richiesta di estradizione.
«Si tratta di un atto politico per relativizzare le colpe della Serbia nella guerra in Bosnia», ha detto il ministro degli esteri Sven Alkalaj. La Procura di Stato bosniaca ha ribadito che i fatti della Dobrovoljacka «si sono svolti in territorio bosniaco, i sospettati sono cittadini bosniaci e l'unica istituzione deputata a occuparsi di quella vicenda è la Corte della Bosnia Erzegovina».
A favore dell'ex generale - che a Sarajevo viene considerato un eroe e presiede l'associazione da lui fondata "L'educazione costruisce la Bosnia Erzegovina" per formare e dare una possibilità ai 20mila orfani di guerra – alcune centinaia di persone, che si sono contattate via Facebook, hanno organizzato un corteo di protesta nel centro cittadino, fermandosi davanti all'ambasciata austriaca e dandosi appuntamento nuovamente per oggi. Divjak è molto conosciuto in Italia per il suo libro Sarajevo mon amour (Infinito, 2007) e nel 2009 aveva partecipato all'evento "Le vie dell'amicizia" del Ravenna festival assieme a Riccardo Muti e Cristina Mazzavillani.
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