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Questo articolo è stato pubblicato il 09 marzo 2011 alle ore 10:50.

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Via libera della commissione Senato alle quote rosa: 30% di donne nei cda dal 2015Via libera della commissione Senato alle quote rosa: 30% di donne nei cda dal 2015

Le sanzioni in mano alla Consob
Per quanto riguarda le sanzioni, la scorsa settimana la Commissione aveva deciso che in caso di inadempienza ci sarà una diffida da parte della Consob a reintegrare il cda o i collegi entro quattro mesi; in caso di ulteriore inadempienza scatteranno un'ulteriore diffida di tre mesi e le sanzioni pecuniarie (da 100mila a un milione di euro per i cda e da 20mila a 200mila per i collegi sindacali); come "extrema ratio", qualora le società non si adegueranno entro i sette mesi concessi dalle due diffide, ci sarà la decadenza del consiglio d'amministrazione o degli organi di controllo.

Per le società pubbliche si attende un regolamento ad hoc
L'autorità di vigilanza sarà quindi la Consob per le società quotate, mentre per le società pubbliche un ordine del giorno della senatrice Cinzia Bonfrisco (Pdl), accolto dal Governo, impegna l'esecutivo ad individuare la Civit, la Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche, quale autorità di vigilanza sulle controllate pubbliche non quotate. La decisione sulle società pubbliche è stata demandata ad un regolamento del Governo che prenderà la forma di un dpr, sentiti il Consiglio di Stato e la Conferenza Stato-Regioni.

Positivi i commenti di maggioranza e opposizione
Per il ministro delle pari opportunità Mara Carfagna, il ddl sulle quote rosa é una norma «equilibrata ed efficace». «È una bella giornata e credo che il risultato raggiunto premi la lunga battaglia», ha commentato la presidente della fondazione Bellisario ed esponente del Pdl, Lella Golfo, a proposito dell'approvazione al Senato della legge per le quote rosa nei cda delle società quotate. Per La Golfo «il testo che esce dalla Commissione del Senato è frutto di un giusto compromesso tra la necessità di una maggiore partecipazione femminile e i timori delle aziende. Per la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, «è stata anche una bella prova di autonomia del Parlamento rispetto alla posizione del governo che ha presentato degli emendamenti e voleva continuare a presentarli in maniera da spingere in un altro senso i lavori parlamentari». Secondo Anna Paola Concia (Pd) il via libera al Senato della legge sulle quote rosa è finalmente una buona notizia, dopo le resistenze che erano emerse nelle ultime settimane. «È una buona notizia soprattutto perchè questa legge è frutto del lavoro di tante donne, di entrambi gli schieramenti, e in questo momento mi sembra doveroso ringraziare le deputate Alessia Mosca del Pd e Lella Golfo del Pdl, e la senatrice Maria Ida Germontani di Fli, per il tenace lavoro bipartisan che hanno svolto per arrivare al risultato di oggi« .Per Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, «l'introduzione per legge di una quota fissa obbligatoria di donne nelle società e nei cda rappresenta un contributo a realizzare una eguaglianza reale al di là di generiche dichiarazioni di principio». (N.Co.)

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