Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 11 marzo 2011 alle ore 08:19.

My24

Allerta in tutto il Pacifico
L'allarme «tsunami», diramato dalle autorità nipponiche. Un allerta identico è stato ben presto esteso all'intero Oceano Pacifico: dalla Siberia e dalle isole Curili in Russia fino alle Hawaii, e a sud dalle Filippine a Papua-Nuova Guinea, passando per le Marianne e la Micronesia. «Un sisma di questa potenza può generare uno tsunami distruttivo che può toccare le cose vicino all'epicentro in qualche minuto e quelle più lontane nel giro di qualche ora» ha indicato il centro per gli tsunami nel Pacifico. Messe in guardia anche l'isola di Guam, le isole Marshall, l'Indonesia, la Papuasia Nuova Guinea, Narau, Micronesia ed Hawai. A Tokyo tutte le linee di metropolitana sono state fermate e la circolazione è bloccata pure sulle autostrade e le ferrovie dirette al Nord del Paese. Secondo le previsioni dello Tsunami Warning Pacific Center infatti un'onda anomala potrebbe raggiungere le coste del Cile, il punto più lontano che potrebbe toccare lo tsunami, fra 23 ore.L'allarme è poi rientrato nelle Filippine.

Evacuazioni in Ecuador, California e Canada
Quasi tutti in Paesi latinoamericani della costa pacifica hanno emesso un allarme tsunami dopo il violento terremoto che ha colpito il Giappone; il governo dell'Ecuador ha dichiarato lo stato di emergenza, ordinando lo sgombero dalle zone costiere di oltre 300mila persone. Il Cile - colpito l'anno scorso da un sisma altrettanto violento - e il Perù hanno emesso un allarme preventivo: la prima regione a poter esser colpita da un'eventuale onda anomala è la cilena Isola di pasqua, a 3.500 chilometri dall costa, verso le 21 ora italiana. Stato di allerta anche in Messico, specie nella Baja California. «Le onde hanno cominciato ad arrivare in territorio americano, da Guam all'Alaska alla costa ovest. Non si riportano danni rilevanti ma prendiamo la cosa molto sul serio e seguiamo la situazione molto da vicino», ha detto il presidente Usa Obama alle 18.52 ora italiana. In Messico, sulla costa nord-occidentale, si sono registrate per il momento onde alte mezzo metro. Mentre diverse centinaia di evacuazioni sono state predisposte in California, le cui coste sono state lambite dallo tsunami. Le evacuazioni riguardano le case che si trovano più vicine alla riva, lungo la costa oceanica del Nord della California. Un pericolo tsunami si registra poi anche lungo la costa ovest del Canada, nella provincia della British Columbia. Sono in stato di allerta le coste settentrionali della provincia e le isole Haida Gwaii, la costa centrale incluse Bella Bella, Bella Coola e Shearwater e la costa occidentale dell'isola di Vancouver da Cape Scott a Port Renfrew, dove sono stati evacuati il porto turistico, le spiagge e altre aree a rischio.

Shopping24

Dai nostri archivi