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Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2011 alle ore 15:15.

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Festa Unità d'Italia Roma (Space24)Festa Unità d'Italia Roma (Space24)

Negli Stati Uniti, dove il 17 marzo è associato alle celebrazioni di San Patrizio, patrono degli irlandesi, il presidente Barack Obama ha proclamato il 17 marzo 2011 come il giorno per celebrare il 150° anniversario dell'unificazione. "Crepate d'invidia, irlandesi", scherza in un blog del San Francisco Chronicle Joe Garofoli, il cui nome tradisce origini italiane.
A San Francisco ci sarà un festeggiamento lunedì, ha fatto sapere il console italiano Fabrizio Marcelli.
I lanci dell'Associated Press, ripresi dai siti di vari giornali Usa, tra cui il Chicago Tribune, mettono in evidenza le parole di Benedetto XVI: «Il Papa sottolinea il ruolo cattolico nell'identità nazionale dell'Italia», italiana. E ancora: «Il Papa marca il 150° con un messaggio conciliante». L'Ap rievoca la "questione romana", i Patti Lateranensi e nota che il 150° compleanno è stato accolto con "relativa indifferenza" dagli italiani. Un'Ap sul Washington Post segnala la presenza dell'ambasciatore d'Italia alla cerimonia per la donazione di relitti della Seconda guerra mondiale dell'Aeronautica italiana ai musei della fondazione Smithsonian.

Il New York Times ha un servizio di Rachel Donadio da Bolzano, «Un'aria per l'unità d'Italia suona anche come un'elegia».
Il presidente della provincia autonoma di Bolzano ha detto che non avrebbe partecipato ai festeggiamenti adducendo il fatto che i bolzanini erano stati "tolti all'Austria" contro la loro volontà. Gli abitanti di Bolzano "«non sembrano troppo eccitati» – conferma il Nyt - «la nazione è più divisa che mai, politicamente, geograficamente ed economicamente». Le celebrazioni per il 150° hanno solo messo in risalto le fratture.
Il Nyt cita Giuliano Amato, presidente del comitato per il 150°: «Quello che sta accadendo al Belgio non accadrà mai all'Italia. Dobbiamo stare insieme per continuare a litigare. Altrimenti, come possiamo continuare a litigare?».

«L'Italia celebra senza slancio i 150 anni dell'unità nazionale" titola Le Monde, che pubblica anche un commento dello storico Gilles Pécout, "Cosa celebrano gli italiani in questo giovedì tricolore».
Pécout spiega che il 17 marzo 1861 segna il giorno del battesimo legale del nuovo regno d'Italia, la data in cui è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge con cui Vittorio Emanuele II assume per sé e per i suoi successori il titolo di re d'Italia". E ripercorre le querelles «rivelatrici della difficile relazione politica che gli italiani hanno con il loro passato», gli attacchi di Bolzano e della Lega Nord, finché Berlusconi "ha arbitrato a favore della festa".
Tra le possibili motivazioni del premier, lo storico cita la necessità di assicurarsi il sostegno dei parlamentari e dell'opinione pubblica della destra radicale nel momento in cui si sente abbandonato da Fini.
Accanto a una foto del tricolore, sul sito internet del Nouvel Observateur c'è il titolo "Divisioni sul 150° anniversario dell'unità italiana". La celebrazione – si legge nel lancio Reuters – provoca un vivace dibattito in un paese dotato di forti particolarismi locali, ereditati spesso da una lunga e ricca storia di Stati pre-unitari e dove l'idea di nazione fatica spesso a imporsi".

Con un paese scosso dagli scandali e un presidente del Consiglio alle prese con la giustizia, "questo anniversario appare molto lontano dalle preoccupazioni della maggior parte degli italiani", scrive la Reuters.
El Pais mette sulla homepage la spettacolare immagine del Colosseo illuminato di verde, bianco e rosso. "La Lega Nord sabota i festeggiamenti dell'unità d'Italia". Il principale alleato di governo di Berlusconi "ha deciso di boicottare in forma passiva e provocatoria le celebrazioni", scrive Miguel Mora.

Una "guerriglia simbolica" che però, secondo El Pais, provoca un "visibile malessere" in seno all'esecutivo. Il cronista racconta delle proteste, prima del concerto in piazza Venezia, contro il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il sindaco della capitale, Gianni Alemanno. E ricorda che Berlusconi vuole fare approvare una "legge su misura" con gli emendamenti presentati alla ddl sul "processo breve".
Arrivano da un blog gli auguri di El Pais: "Buon compleanno, cara Italia".

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