Il Sole 24 Ore
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23 marzo 2011

Fuga da Detroit, la capitale americana dell'auto ha perso il 25% della popolazione in 10 anni - Foto

di Andrea Malan


Nel primo dopoguerra era arrivata a quasi 2 milioni di abitanti, adesso è scesa a poco più di 700mila. Poche città americane hanno subìto un declino così drammatico e continuo. Secondo i dati del censimento 2010, resi noti ieri, Detroit ha 713mila abitanti dai 950mila di dieci anni prima: negli Stati Uniti solo New Orleans ha perso più abitanti. Se la città della Louisiana è stata devastata dall'uragano Katrina nel 2005, Motown ha pagato la gravissima crisi delle tre big dell'auto, culminata nel 2009 con il fallimento (sia pure pilotato) di General Motors e Chrysler.

«Sono scioccato. Nemmeno nel peggiore degli incubi mi sarei aspettato un declino così forte» ha commentato il demografo Kurt Metzger; mentre il sindaco nero Dave Bing (la città è popolata da afroamericani all'82%) ha detto che farà ricorso contro i numeri del censimento. Per Bing è in gioco molto più dell'orgoglio: dal numero di abitanti dipendono infatti anche i contributi che a Detroit arrivano dello stato del Michigan e del bilancio federale. Con le entrate fiscali già in calo per la crisi economica e la disoccupazione, il rischio è che si aggravi il circolo vizioso in atto da anni: la diminuzione delle risorse impone di tagliare i servizi (dalla polizia ai trasporti alle scuole) il che, insieme a un tasso di criminalità fra i più alti del paese, rende la città ancor meno appetibile.

Scappano i neri (-24%) ma soprattutto i bianchi (-44%) da una metropoli dove gli appezzamenti di terra vuoti e le case in rovina dominano il paesaggio urbano; tanto che una delle ultime idee per il rilancio è stata quella di scommettere sull'agricoltura.
Il declino di Detroit viene da lontano – in particolare dalle tensioni razziali degli anni 60 che accelerarono l'esodo della borghesia bianca (dirigenti e impiegati dell'auto) verso i sobborghi. La crisi di Gm, Ford e Chrysler e quella dei mutui subprime hanno dato il colpo di grazia. Anche lo stato del Michigan ne ha risentito, ed è stato l'unico negli Usa che nel decennio ha visto un calo della popolazione. Nonostante la ripresa del mercato dell'auto e delle Big three, è difficile immaginare un'inversione di tendenza in tempi brevi. «Potremmo scendere a 675mila abitanti prima di riuscire a trovare un livello stabile» dice Metzger.


23 marzo 2011