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Questo articolo è stato pubblicato il 01 aprile 2011 alle ore 13:55.

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Razionalizzazione dello spettro radioelettrico (articolo 4). Slitta al 30 settembre 2011 il termine per stabilire il calendario definitivo per il passaggio alla trasmissione televisiva digitale terrestre e si anticipa il termine della assegnazione dei diritti di uso definitivi relativi alle frequenze radiotelevisive al 30 giugno 2012. Si dispone inoltre che, per quanto concerne le frequenze radiotelevisive in ambito locale, il ministero dello Sviluppo economico predispone, per ciascuna area tecnica o Regione, una graduatoria dei soggetti legittimamente abilitati alla trasmissione radiotelevisiva in ambito locale che ne facciano richiesta sulla base dei seguenti criteri: a) entità del patrimonio al netto delle perdite; b) numero dei lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato; c) ampiezza della copertura della popolazione; d) priorità cronologica di svolgimento dell'attività nell'area, anche con riferimento all'area di copertura. Sono quindi specificate le modalità con cui il ministero dello Sviluppo economico deve procedere alla liberazione della banda 790 -862 MHz: non assegnando nelle aree da digitalizzare i diritti d'uso delle frequenze in questione e procedendo alla trasformazione dei provvedimenti da provvisori in definitivi nelle aree già digitalizzate in modo da garantire la liberazione delle suddette frequenze, modificando la frequenza assegnata in via provvisoria solo nei confronti degli operatori utilmente collocati nelle citate graduatorie, ma attualmente titolari di un provvedimento relativo alla banda di frequenza da liberare. La finalità di garantire lo svolgimento dell'attività come fornitore di servizi e media audiovisivi ai soggetti non destinatari di diritti d'uso ai sensi della suddetta norma è prevista nell'ultimo periodo con rinvio a un successivo provvedimento dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

Rifinanziamento del Fondo unico dello spettacolo (articolo 1). L'articolo rifinanzia il Fus, il Fondo unico per lo spettacolo. La dotazione viene incrementata di 149 milioni di euro l'anno. In aggiunta agli ordinari stanziamenti di bilancio, poi, è autorizzata la spesa di 80 milioni di euro l'anno per la manutenzione e la conservazione di beni culturali. È stata anche autorizzata la spesa di 7 milioni di euro per interventi in favore di enti e istituzioni culturali. Contemporaneamente viene abrogata la norma inserita nel decreto legge 225/2010, convertito dalla legge 10/2011, che prevedeva dal 1° luglio e fino alla fine del 2013 un contributo speciale di un euro per l'accesso alle sale cinematografiche, escluse quelle parrocchiali. Per far fronte agli oneri di questo articoli (236 milioni a decorrere dal 2011 di rifinanziamento del Fus e 45 milioni per il 2011 e 90 milioni l'anno nel 2012 e nel 2013 di mancati introiti per l'abrogazione del contributo di un euro sul biglietto del cinema) si provvede con un aumento delle accise sulla benzina, sulla benzina col piombo e sul gasolio usato come carburante. La misura dell'aumento sarà stabilita da un provvedimento del direttore dell'Agenzia delle dogane da adottare entro 7 giorni dall'entrata in vigore del decreto (entrato in vigore il 31 marzo). A questo proposito dall'Agenzia riferiscono che il provvedimento sarà pubblicato sul sito con ogni probabilità lunedì 4 aprile o al massimo martedì 5 aprile. Secondo le prime stime del Tesoro, l'aumento delle accise disposto dal governo per finanziare lo spettacolo, potrebbe portare a un aumento da 36 a 44 centesimi quest'anno del pieno di benzina.

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