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Questo articolo è stato pubblicato il 11 aprile 2011 alle ore 21:37.

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Il Giappone: Fukushima è come Chernobyl (AP Photo / Guttenfelder David)Il Giappone: Fukushima è come Chernobyl (AP Photo / Guttenfelder David)

Banca centrale: un disastro per l'economia
Tre giorni dopo il terremoto che ha colpito il nord-est del Giappone l'11 marzo, i membri del consiglio di politica monetaria della BoJ erano già preoccupati per l'impatto del disastro sulla economia nazionale e del suo effetto sulla fiducia delle imprese e dei consumatori. Lo mostra il verbale della riunione del consiglio. «I membri hanno convenuto che gli effetti del terremoto sulle attività economiche del Giappone, in particolare sulla produzione, sarebbero stati significativi e che l'attività economica del Giappone potrebbe essere lesa per il possibile deterioramento del sentiment delle imprese e delle famiglie», secondo il verbale dell'incontro del 14 marzo della Bank of Japan.

Alcuni membri della BoJ hanno detto che, a causa della forte concentrazione della produzione nel nord-est, «gli effetti del rallentamento della produzione in queste aree avrebbero potuto diffondersi alle economie nazionali ed estere attraverso la catena della fornitura». «I vincoli sulla fornitura di energia elettrica causati dai danni alle centrali elettriche è molto probabile che influenzino l'attività economica», hanno aggiuntoi. La Banca centrale del Giappone ha accorciato la riunione di un giorno, dai due originariamente programmati, nel tentativo di reagire rapidamente al terremoto e alla successiva crisi nucleare. Nel corso della riunione, la commissione politica ha deciso di raddoppiare le dimensioni del suo programma di acquisto di asset a 10.000 miliardi di yen, concentrandosi principalmente sugli acquisti di attività a rischio per disinnescare le preoccupazioni circa il deterioramento del sentimento.

Ieri il top manager della Tepco Masataka Shimizu, dopo un ricovero in ospedale per ipertensione e stress, si è recato al palazzo della prefettura di Fukushima per scusarsi su quanto sta accadendo, ma il governatore Yuhei Sato si rifiuta di riceverlo. Resta il ricordo del Giappone che si ferma per un minuto alle 14.46 (7.46 in Italia) per ricordare l'ora esatta in cui partì la grande scossa, seguita dal disastroso tsunami. Il primo ministro, Naoto Kan, infine, ha inviato a vari quotidiani del mondo (International Herald Tribune, Ft, Wsj, al Chosen Nippo, al cinese Jimin Nippo e al russo Kommersant e al francese Le Figaro) un messaggio di gratitudine per la solidarietà mostrata verso il Giappone: «In un momento disperato, gente di tutto il mondo s'è stretta a noi, ispirandoci speranza e coraggio».

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