Il Sole 24 Ore
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18 maggio 2011

Condé Nast affitta per 2 miliardi di dollari 100mila metri quadri di uffici nel nuovo World Trade Center

dal nostro corrispondente Mario Platero


Condé Nast, il grande publisher americano editore fra gli altri di Vogue, New Yorker, Vanity Fair, occupera' con un contratto d'affitto per 25 anni da 2 miliardi di dollari, 100.000 metri quadrati al 1 World Trade Center, la Freedom Tower, lo spettacolare grattacielo che sta sorgendo sulle ceneri di Ground Zero.

La notizia è spettacolare almeno quanto il grattacielo di David Childs. Dà improvvisamente vita a un progetto immobiliare che sembrava adombrato dal ricordo dell'attacco dell'11 settembre e che non riusciva a trovare inquilini anche per il timore che potesse attirare nuovi attentati. Riporta fiducia ed energia al comparto commerciale del settore immobiliare a New York che aveva sofferto moltissimo dopo la grande crisi. Smentisce chi dava per morta la carta stampata, i rotocalchi tradizionali resi obsoleti secondo guru di vario genere dall'elettronica e dall'informazione via Internet. Rilancia infine il lower Manhattan, la punta meridionale della città gradualmente scalzata negli ultimi 20 anni per prestigio e centralità da Midtwon.

Un gruppo come Conde' Nast infatti, rappresenta lo specchio della cultura e della vita americana contemporanea, i suoi direttori Anna Wintour di Vogue,, David Remnick del New Yorker, Graydon Carter di Vanity Fair e i suoi giornalisti, Bob Colacello, Andrew Solomon e mille altri sono adulati e ammirati come potenti trend setter globali nella moda, nella cultura letteraria, nei racconti delle miserie e dei trionfi dell'America del nostro tempo. L'arrivo previsto per il 2014 in uno spazio di ventuno piani, fra il 20 e il 41esimo piano di 5.000 dipendenti che ancora sprizzano glamour nonostante l'apparente crisi dei media tradizionali ha dato ieri notte, quando si e' diffusa la notizia una scossa di energia alla citta'. Anche perche' a Conde nast c'e' anche la stabilita' e il glamour di un management ancora guidato dalla stessa famiglia, i Newhouse, discreti editori americani giunti alla terza generazione, che oltre ai 18 titoli di periodici nazionali (ci sono anche Architectural Digest e Bon Appetit) controllano decine di giornali locali. Per queto il governatore Andrew Cuomo ha dichiarato che l'accordo con Conde Nast "portera' altri inquilini importanti nel nuovo progetto controllato dalla Port Authority of New York and New Jersey e dunque di controllo statale.

L'accordo è stato raggiunto dopo un negoziato infinito che ha affrontato nel minimo dettaglio ogni possibile problema: Conde Nast non voleva intoppi doti alla sicurezza per la cento auto blu che debbono avvicinarsi e scaricare magari ospiti illustri e ha ottenuto molte concessioni, prima fra tutte uno sconto di 46 milioni di dollari. L'affitto è stato calcolato in 60 dollari al piede o che i Newhouse pagavano nei loro attuali quartieri generali a Times Square.

Childs fa parte dello studio di architetti Skidmore Owings and Merrill, uno degli studi più antichi e pretigiosi d'America che ha disegnato questo monumento alla Libertà americana, 541 metri di altezza, 82 piani con una grande antenna a pennone in cima che sembra riflettere e riprendere allo stesso tempo la torcia della Statua della Libertà.


18 maggio 2011