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Questo articolo è stato pubblicato il 25 maggio 2011 alle ore 11:48.

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Code di pensionati all'uffcio postale (Afp)Code di pensionati all'uffcio postale (Afp)

I percettori di una sola pensione a carico dell'istituto sono il 74% del totale: 7,2 milioni ricevono sole pensioni di vecchiaia; 1,3 milioni sole pensioni ai superstiti e 717mila sole pensioni di invalidità previdenziale. I beneficiari di sole pensioni assistenziali sono 1,5 milioni mentre 1,4 milioni sono i percettori di prestazioni assistenziali associate a quelle di tipo previdenziale.

Una pensione su due inferiore a 500 euro al mese
Una pensione su due presenta un assegno mensile inferiore a 500 euro e gran parte delle pensioni presenta importi modesti: il 79% del totale delle pensioni erogate dall'Inps è sotto la soglia dei mille euro mensili mentre appena il 9,9% è superiore ai 1.500 euro al mese. Il 91% delle pensioni Inps erogate alle donne, inoltre, è inferiore ai 1.000 euro, ma per sei assegni su 10 l'importo è inferiore a 500 euro.
Il gruppo più numeroso di pensionati è rappresentato dai titolari di sole pensioni di vecchiaia (7,2 milioni), ai quali è destinato un reddito pensionistico lordo medio mensile pari a 1.182,82 euro. Il secondo gruppo in termini di numerosità è costituito dai titolari di almeno due pensioni di tipo previdenziale non della stessa specie (1,6 milioni), che mediamente ricevono 1.185,31 euro al mese. Seguono i beneficiari di sole pensioni assistenziali (1,5 milioni) che percepiscono mediamente 621,71 euro mensili e, nell'ordine, i percettori di prestazioni assistenziali associate a una qualche prestazione di tipo previdenziale (1,4 milioni) con importi medi mensili pari a 1.338,98 euro, i titolari di sole pensioni ai superstiti (1,3 milioni), che ricevono mediamente ogni mese 869,15 euro e i beneficiari di sole pensioni di invalidità previdenziale (circa 717mila) con importi medi mensili di 754,30 euro.

Aumentano del 37,1% le ore autorizzate per la cig, 64mila lavoratori in più beneficiano di ammortizzatori sociali
Nel 2010 il totale delle ore autorizzate per la cig sono aumentate del 31,7% rispetto all'anno precedente, e sono ammontate a 1.203,6 milioni: cala invece il numero delle ore effettivamente utilizzate. Cala cioè il tiraggio, che risulta al 49,1%. In particolare, il 28,4% di tali ore è stato richiesto per prestazioni ordinarie (342 milioni di ore), il 40,6% per prestazioni straordinarie al netto della deroga (489 milioni di ore) ed il 31,0% per prestazioni straordinarie in deroga (373 milioni di ore). Rispetto al 2009, si può notare una flessione pari al 40,7% della Cig ordinaria a fronte dell'aumento del 126,4% di ore autorizzate di Cig straordinaria e del 206,5% di Cig in deroga.
Nel 2010, inoltre, ci sono stati 64mila lavoratori in più che hanno beneficiato di ammortizzatori sociali, di cui 45 mila per disoccupazione e circa 19 mila per mobilità. L'Inps spiega che «rispetto all'Istat che comprende tra i disoccupati anche coloro che sono in cerca di prima occupazione, l'istituto non rileva questi ultimi». Non solo, ma «occorre, inoltre, considerare che sussistono alcune differenze tra Inps e Istat nella classificazione dei lavoratori in Cassa integrazione guadagni a zero ore per durate superiori a tre mesi, infatti, l'Inps li classifica tra gli occupati e l'istat tra i disoccupati». «Nel 2010 attraverso l'istituto sono stati erogati quasi 20 miliardi di euro nei cosiddetti ammortizzatori sociali: dalla Cassa integrazione, in tutte le sue modalità, al sussidio di disoccupazione, alla mobilità», ha aggiunto durante la presentazione del rapporto il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua.

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