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Questo articolo è stato pubblicato il 25 maggio 2011 alle ore 11:48.

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Code di pensionati all'uffcio postale (Afp)Code di pensionati all'uffcio postale (Afp)

Scovati 77mila lavoratori irregolari
Su 88.123 accertamenti ispettivi svolti dall'Inps nel 2010 nell'ambito dell'attività di vigilanza e contrasto al lavoro nero ed irregolare, 67.955 hanno dato esito irregolare. «Le imprese in nero e i lavoratori autonomi non iscritti - spiega lo studio - sono risultati 16.670 e 77.636 i lavoratori irregolari e in nero. Sono stati accertati 669 milioni di euro di contributi evasi, di cui 377 milioni per lavoro nero. Sono stati, inoltre, accertati 208 milioni di euro di somme accessorie e risparmiati 245 milioni di euro a seguito di annullamento di rapporti di lavoro ritenuti "fittizi" portando il totale generale accertato a 1.122 milioni di euro».

Il presidente Inps: «Bisogna lavorare pù a lungo»
«Accanto alla necessità di una crescita economica del sistema c'è una necessità che deve essere ribadita ai giovani e ai meno giovani: bisogna lavorare più a lungo». Chiede così l'innalzamento dell'età pensionabile il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua. «La fuga dal lavoro - ha aggiunto - è un approccio incompatibile con l'allungamento dell'età anagrafica». Il presidente dell'Inps ha poi evidenziato che «le società con i lavoratori più anziani sono quelle che favoriscono l'accesso dei giovani». Che, garantisce, «avranno la loro giusta pensione». Mastropasqua ha aggiunto che «l'equilibrio e la stabilità raggiunti dal sistema non sono stati conseguiti a scapito delle giovani generazioni». «Oggi discutiamo della consistenza delle pensioni future - ha osservato il presidente dell'Inps - ma senza questa stabilità, le pensioni dei giovani non ci sarebbero state».

Fini: «Il lavoro deve essere una priorità dell'agenda politica»
«In questa fase di crisi economica occorrono politiche lungimiranti in grado di garantire la piena sostenibilità del modello sociale. La vera svolta riformatrice deve consistere nel considerare le politiche di welfare uno dei motori del superamento della crisi». Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, alla presentazione del Rapporto annuale dell'Inps a Montecitorio, che si è detto convinto che «occorra verificare attentamente se le misure introdotte di recente dal decreto-legge sullo sviluppo economico per promuovere la nuova occupazione non debbano essere rafforzate e accompagnate da altre opportune iniziative rispondenti al medesimo obiettivo di rendere più vantaggiosa per le imprese l'assunzione di lavoratori». «A questo obiettivo dovranno ispirarsi, a mio avviso, gli interventi anche in materia fiscale perchè il fattore lavoro è oggi fortemente penalizzato rispetto al fattore capitale per quanto riguarda la misura della tassazione applicata», ha proseguito Fini.

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