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Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2011 alle ore 13:50.

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Ecco chi è don Alfredo Rubalcaba, il centrometrista scelto da Zapatero per tentare di salvare il salvabile dopo la sconfitta alle amministrativeEcco chi è don Alfredo Rubalcaba, il centrometrista scelto da Zapatero per tentare di salvare il salvabile dopo la sconfitta alle amministrative

Valga il ritratto dell'anzianotto delfino tracciato da Pablo Sebastián, una vecchia volpe del giornalismo politico spagnolo: "Nel Pp avranno motivi di preoccupazione perché sanno che Rubalcaba ha leadership politica – qualcosa di cui scarseggia Rajoy – conosce lo Stato, controlla il Psoe e ha esperienza politica e capacità di convocazione dei media, come si vedrebbe in un dibattito tv tra Rajoy e Rubalcaba che, senza dubbio, batterebbe record di audience e potrebbe avere conseguenze elettorali per il Psoe e il Pp".

Il successore designato dal Partito socialista è nato a Solares, in Cantabria, ma è da così tanto tempo consustanziale al Palazzo che è ormai percepito come madrileno, nel senso di spagnolo senza più precise collocazioni. Il che non è un tratto irrilevante in un paese intriso di nazionalismi periferici, indipendentismi, regionalismi e campanili. Basti pensare che, secondo molti, la catalana (non troppo identitaria) Carme Chacón avrebbe dovuto superare la difficoltà di essere troppo catalana per gli altri elettori spagnoli e troppo poco catalana per gli elettori catalanisti.

Per rimanere alle tensioni locali, che giocano un ruolo rilevantissimo nella politica spagnola, non va dimenticata la "variabile Eta". Il gruppo terrorista, che da decenni combatte per l'indipendenza basca, può involontariamente giocare un ruolo decisivo nelle chance elettorali di Rubalcaba. Ora, da destra, il ministro degli Interni viene accusato di essere il principale collaboratore della politica di Zapatero nelle passate negoziazioni con Eta, goffamente aperturiste e poi frettolosamente sconfessate dallo stesso governo.

E sconta duramente questa ombra. Eppure Rubalcaba fu all'inizio assai più prudente del premier sull'opportunità di aprire linee di credito agli indipendentisti armati. E la polizia, sotto la sua direzione ministeriale, ha nel frattempo effettuato arresti non di secondo conto, che hanno duramente danneggiato il gruppo terrorista. Così, se il grande successo del partito radicale indipendentista Bildu nelle elezioni municipali basche del 22M dovesse accelerare un definitivo stop nelle azioni di Eta, questo potrebbe consentire a Rubalcaba (e al Psoe) di segnare al proprio attivo la chiusura della saracinesca da parte del gruppo terrorista. Certo un anno scarso fino alle prossime elezioni è poco per prevedere tanti importanti sviluppi. Ma si sa che agli sprinter basta anche soltanto uno scatto.

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