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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2011 alle ore 13:38.

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Referendum: Famiglia Cristiana attacca il premier mentre i partiti mettono a punto le strategie per il votoReferendum: Famiglia Cristiana attacca il premier mentre i partiti mettono a punto le strategie per il voto

Udc invita alle urne, ma lascia libertà di voto
Nel Terzo polo, il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, invita i propri elettori a recarsi alle urne. «L'unione di centro - dichiara Cesa - invita i propri simpatizzanti e aderenti a partecipare attivamente alle consultazioni referendarie del 12 e 13 giugno, ferme restando le perplessità su alcuni quesiti referendari, per i quali molti di noi esprimeranno un parere negativo perché la politica non può farsi dettare l'agenda dalla demagogia e dagli stati d'animo - rileva - non abbiamo dubbi sulla scelta di partecipare come momento di riconciliazione tra i cittadini e le istituzioni».

Fli: è un nuovo test sul premier. Libertà di voto
Per il numero due del Fli, Italo Bocchino «non c'è dubbio che anche questa volta sarà un referendum su Berlusconi e quindi auspichiamo che gli italiani siano liberi di esprimersi». Per Bocchino Berlusconi «questa volta è favorito dalla logica del quorum, e quindi tenterà di non mandare a votare gli elettori di Pdl e Lega. Certo, non inviteranno esplicitamente ad andare al mare, ma il segnale sarà quello». Il Fli invita ad andare alle urne, «nel pieno rispetto e coerentemente con il principio di cittadinanza attiva, lasciando agli stessi piena libertà di coscienza sui quesiti proposti».

Api vuole mobilitarsi per la vittoria del sì
«La nostra previsione - ha detto il leader di Api, Francesco Rutelli - si é
rivelata esatta: ci sono dieci giorni per mobilitarsi per la vittoria del sì al referendum, sul quale Api sarà in prima linea".

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