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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2011 alle ore 06:35.

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Il mancato gettito sarà "colmato" con un innalzamento delle aliquote delle imposte di donazione e successione, ma anche con la soppressione di agevolazioni previste in caso di passaggio di patrimoni.
Concorrenza agli off shore
Il Regno Unito mira a una riforma fiscale per scoraggiare il flusso in uscita di multinazionali in Paesi offshore. La strada scelta è di ridurre, a partire dal 2014, l'aliquota sui profitti delle società al 24% rispetto all'attuale 28 per cento. Il minor gettito dovrebbe essere compensato da una nuova norma per cui l'amministrazione finanziaria britannica considera, sempre e comunque, tassabile un terzo dei profitti realizzati dalle imprese registrate nel Regno Unito a prescindere dalle operazioni di delocalizzazione. Nei piani del governo c'è anche l'introduzione di una tassa ridotta al 10% sui prodotti brevettati e commercializzati in Gran Bretagna a partire dal 2013.
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LE FONTI DI PRELIEVO ALL'ESTERO
01 | L'AUMENTO
Mentre in Italia si discute sulla possibilità di attuare una riforma fiscale che preveda il trasferimento della tassazione dal reddito ai consumi, altri Paesi dell'Unione europea, dal 1° gennaio scorso, hanno provveduto ad alzare, nel rispetto della VI direttiva Ue 112/2006, le proprie aliquote standard dell'Iva
02 | I PROTAGONISTI
In particolare, la decisione è stata presa dalla Lettonia, Polonia e Slovacchia, che hanno così alzato di un punto le proprie aliquote standard Iva, nonché dal Portogallo che ha operato un aumento di due punti e dal Regno Unito che, addirittura, ha operato un aumento di 2,5 punti
Il panorama
La «taxe professionelle» (l'equivalente della nostra Irap) è stata abolita a partire dal 1° gennaio 2010. Ora il governo ha consegnato all'approvazione del parlamento una riforma che dovrebbe entrare in vigore dal 2012. Punto caratterizzante è la modifica radicale dell'«imposta sulla fortuna» (Isf) che colpisce il patrimonio mobiliare e immobiliare. Si punterà a tassare i redditi derivati dal patrimonio e non la loro detenzione, come ad esempio la plusvalenza derivante dalla vendita dell'abitazione principale.
Attualmente l'Isf prevede sei scaglioni con altrettante aliquote.
Dal 2012, invece, ci saranno soltanto due aliquote: 0,25% per il primo scaglione compreso tra 1,3 milioni e 3 milioni di euro e 0,50% per il secondo scaglione, oltre i 3 milioni di euro
Dall'anno d'imposta 2010 è stata introdotta una nuova aliquota per le persone fisiche con redditi compresi tra 52mila e 150mila euro, più favorevole (42 per cento) rispetto a quella prevista nell'anno precedente (45 per cento). Inoltre è aumentata di un punto percentuale la sovrattassa comunale dovuta dalle persone giuridiche (passata dal 14 al 15 per cento).
Attualmente in Germania vige un sistema fiscale di tipo federale, basato su imposte dirette e indirette, il cui gettito viene ogni anno ripartito (in base a percentuali prestabilite) tra il governo federale (Bund), i governi regionali (Lander) e quelli dei Comuni (Gemeinde)
Allo studio c'è una nuova riforma fiscale che punterà soprattutto sui redditi societari. L'obiettivo è quello di scoraggiare il flusso in uscita delle multinazionali verso i Paesi offshore dove il prelievo fiscale è molto più basso. Pertanto, a partire dal 2014 l'aliquota fiscale applicabile ai profitti delle multinazionali dovrebbe essere portata al 24% rispetto all'attuale 28 per cento. Nelle intenzioni del governo c'è anche l'introduzione di una tassa ridotta al 10% sui prodotti brevettati e commercializzati in Gran Bretagna a partire dal 2013.
Per il Regno Unito, tuttavia, non sono nuovi gli interventi su questo fronte. L'imposta sul reddito delle persone giuridiche ha già subito sostanziali modifiche a seguito di un radicale processo di riforma di legislazione fiscale terminato nel 2010
A partire dal periodo d'imposta 2010 è stata introdotta un'aliquota più favorevole (25% invece di quella ordinaria pari al 30%) per le piccole imprese che dichiarano redditi imponibili fino a 120mila euro. La copertura è arrivata da un aumento dell'aliquota standard Iva (dal 16 al 18 per cento). La riforma fiscale più organica era entrata in vigore nel 2007. Le modifiche, tra l'altro, hanno ridotto il numero delle aliquote. Per quanto riguarda le imposte dirette, il sistema è improntato su un regime federale imposto dal governo centrale e da un regime regionale, imposto dalle Comunità autonome.
Entrambi i regimi di tassazione insistono sulla stessa base imponibile, che comprende tutti i redditi prodotti tranne interessi e perdite patrimoniali.
A ciascuna delle due imposte (federale e regionale) così determinate se ne somma un'altra, calcolata con aliquota fissa, solo sui redditi provenienti da interessi e perdite patrimoniali.

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