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Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2011 alle ore 14:48.

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La casa paterna di Carmelo Bene, quella dove il grande artista salentino ha trascorso la giovinezza e scritto un romanzo come "Nostra Signora dei Turchi", potrebbe passare in mano privata. La situazione debitoria della sorella, Maria Luisa Bene, ha portato alla definizione da parte del Tribunale di Lecce di due procedimenti di asta pubblica. Il primo è stato già perfezionato con la vendita delle due stanze in cui Bene alloggiava durante i suoi soggiorni a Santa Cesarea Terme. L'arrivo dei nuovi proprietari è previsto per il prossimo 15 luglio. Per il 19 ottobre è fissata l'asta pubblica sul resto dell'immobile. Nell'abitazione sono custoditi numerosi materiali, fotografie e testimonianze della multiforme attività del drammaturgo, dal programma di sala del Caligola fino alle poesie giovanili, ancora inedite. «Quando ho saputo che le stanze di Carmelo, quelle da dove lui all'alba guardava il mare, erano state vendute, mi si è spezzato il cuore. In questa casa, dove anche negli anni della maturità tornavamo di frequente, è raccolta gran parte dell'attività di Carmelo Bene a partire dal 1959, l'anno del suo esordio. Portare altrove queste testimonianze di arte e di vita non avrebbe senso», spiega a Sole24Ore.com Maria Luisa Bene.

E con il fine di sensibilizzare l'opinione pubblica su questa situazione, per il 15 e il 16 luglio è previsto nei pressi dell'abitazione un sit-it, durante il quale si svolgerà una performance dell'artista Massimiliano Manieri. L'iniziativa è promossa dall'attore Simone Franco e dal pittore Orodè Deoro. «La nostra protesta non vuole contrastare l'acquisizione delle due stanze già vendute all'asta, non avrebbe senso. – spiega Simone Franco – Intendiamo, però, opporci al passaggio di mano degli altri locali. Per questo chiediamo alle istituzioni, Regione, Provincia e Comune in primo luogo, di intervenire. Auspichiamo che la casa possa diventare un museo, un luogo della memoria dell'opera di Carmelo Bene aperto a tutti».

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