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Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2011 alle ore 18:16.
Articoli
Il Fmi promuove l'Italia: bene la riduzione del deficit, ma il risanamento del bilancio deve continuare
La bassa crescita e l'elevato debito pubblico sono i due punti di debolezza che, secondo il Fondo, rendono l'Italia vulnerabile a eventuali contagi della crisi del debito nei paesi della periferia dell'euro
Ciampi: «Solo uniti ce la faremo»
Fiducia, coesione, unità d'intenti, responsabilità. Carlo Azeglio Ciampi evoca concetti che sembrano adattarsi assai poco alla litigiosa classe politica nostrana. Certo la novità dell'approvazione lampo della manovra va accolta con favore, ma non può essere un episodio isolato.«Stiamo assistendo in queste ore a scenari antichi», osserva ...
Prodi: «È l'ora di unire il Paese, serve uno sforzo comune contro la speculazione»
L'ex presidente del Consiglio e della Commissione Ue: «Governo, opposizione e Bankitalia concordino poche modifiche: sacrifici per i redditi alti e un piano di tagli credibilie»
La crisi taglia i costi della politica Ue
Sabato scorso il Governo dell'Aja ha preparato un disegno di legge che riduce di un terzo le dimensioni di entrambe le Camere, in quello che viene spiegato come «parte di uno sforzo per creare un Governo più snello ed efficiente».
Il rating irlandese è «junk»
articoli di Leonardo Maisano e Beda Romano
In ventiquattro mesi dalla tripla A fino all'inferno dei junk bond. Questa volta tocca all'Irlanda, terzo Paese dell'area euro che Moody's mette al tappeto dopo Portogallo e Grecia
Un passo significativo ma i punti interrogativi sono ancora tanti
La manovra economica è ormai un argomento chiuso. Viene approvata entro poche ore dalle due Camere: senza il voto delle opposizioni, ma senza ostruzionismo. Alcuni emendamenti vengono anzi recepiti. È un successo del presidente della Repubblica, un segno visibile del ruolo che Napolitano ha svolto sul palcoscenico politico in una settimana drammatica
Tremonti: la manovra sarà approvata entro venerdì
di Claudio Tucci e Nicoletta Cottone
Il decreto per il pareggio di bilancio sarà approvato entro venerdì: lo ha assicurato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel suo intervento all'assemblea dell'Abi in scena a Roma. Il provvedimento, ha aggiunto Tremonti, «sarà rafforzato su tutto il quadriennio». E le voci di dimissioni? «Hic Manebimus Optime»
Sileoni (Fabi): relazione Mussari puntuale, approfondita e politicamente lungimirante
«Il presidente Mussari non si è soltanto limitato a un'analisi delle difficoltà attuali, ma ha proposto con coraggio idee e soluzioni, riconoscendo l'importanza del contributo passato, presente e futuro dei lavoratori bancari»
Draghi: trovare un intento comune, al di là degli interessi particolari
«La solvibilità degli Stati sovrani non é più un fatto acquisito, ma va guadagnata sul campo con una crescita alta e sostenibile, possibile solo con i conti in ordine», ha detto il Governatore della Banca d'Italia nella sua analisi della crisi del debito nell'eurozona
Mussari (Abi): il governo avvii un coraggioso piano di liberalizzazioni
Un "coraggioso" piano di liberalizzazioni, di semplificazioni e di privatizzazioni. Lo chiede al Governo il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari nella relazione all'assemblea annuale dell'associazione delle banche italiane
Riprende corpo l'idea dell'Eurobond che non piace a Berlino
Le obbligazioni del fondo salva-Stati finanzierebbero il buyback, coinvolgendo i privati nella ripartizione degli oneri della crisi greca
L'ombrello europeo calma i nervi degli investitori
analisi di Isabella Bufacchi e Walter Riolfi
Il segnale inequivocabile lanciato dal mercato indica la direzione che l'Europa deve intraprendere: andare verso il titolo di stato europeo, verso un bilancio federale e una politica fiscale unita
Troppo accanimentio sugli istituti italiani
Possiamo illuderci che il rimbalzino di ieri a Piazza Affari, in controtendenza con le altre Borse, sia dovuto a un ripensamento degli investitori. Il ribasso che s'era visto era eccessivo e quel che è troppo, è troppo. La cosa più probabile è che il troppo si sia preso una pausa. ...
Lo spread a 300 punti costa 5 miliardi l'anno
La liquidità si è prosciugata, il differenziale tra i prezzi di acquisto e vendita si è allargato, la volatilità è schizzata alle stelle: mai così elevata sul BTp a cinque anni dal 1999