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Questo articolo è stato pubblicato il 22 luglio 2011 alle ore 06:43.

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L'Efsf al momento ha prestato finora 5,9 miliardi di euro al Portogallo e 3,6 miliardi all'Irlanda collocando tre bond con rating AAA/Aaa da parte di Moody's, S&P's e Fitch: il mantenimento del massimo rating tripla A è fondamentale in futuro per consentire al veicolo di finanziarsi a un costo di raccolta basso per poter prestare agli Stati in difficoltà a tassi vantaggiosi.
Resta da vedere come e fino a che livello la potenza di fuoco dell'Efsf verrà aumentata: al momento il veicolo può emettere fino 255 miliardi di euro in virtù delle garanzie concesse dagli Stati membri dell'Eurozona che ammontano a 440 miliardi (di cui il 19% circa a carico dell'Italia). Per poter emettere fino a 440 miliardi, l'Efsf ha bisogno di rimpolpare le garanzie fino a 750 miliardi: un passaggio già deciso dall'Eurogruppo che si è tenuto a Lussemburgo lo scorso 20 giugno ma non ancora attuato. Se l'Efsf opererà con una capacità tra i 1.000 e i 2.000 miliardi di euro, le garanzie dovranno essere ulteriormente ritoccate all'insù.
L'Italia, stando a fonti bene informate, è pronta a fare la sua parte con integrazione di garanzia senza un ulteriore passaggio in Parlamento. Il Dl del 31 maggio 2010 n.78 recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica stabilisce all'articolo 17 sulla salvaguardia dell'euro, comma 2, che il ministro dell'Economia e delle Finanze è autorizzato a concedere la garanzia dello Stato sulle passività del veicolo Efsf emesse al fine di costituire la provvista finanziaria per concedere prestiti agli Stati «e le conseguenti decisioni che verranno assunte all'unanimità degli Stati membri dell'area euro». Il documento approvato ieri prevede misure collaterali per coprire i Paesi coinvolti nell'Efsf dai rischi collegati alle garanzie del fondo.
© RIPRODUZIONE RISERVATALa rete di salvataggio europea 2 3 4 5 Dalla crisi della Grecia
uno strumento per garantire
la stabilità nell'Eurozona
La European financial stability facility, in sigla Efsf, è il fondo di stabilità varato nell'Eurozona nel maggio del 2010 e istituito il 7 giugno successivo. Dopo che la crisi di Atene ha costretto i Governi a dotarsi di una rete di sostegno finanziario per i casi di emergenza di liquidità o di difficile ricorso ai mercati di singoli Stati
L'Efsf è una società con base in Lussemburgo fondata dagli Stati membri dell'Eurozona (16 nel 2010 ai quali si è aggiunta nel 2011 l'Estonia che ancora non fa parte dell'Efsf). È un emittente di obbligazioni e altri strumenti di debito. La raccolta tramite il collocamento sui mercati degli Efsf-bond con rating AAA viene utilizzata unicamente per aiuti temporanei agli Stati in difficoltà. L'Efsf è guidato dal tedesco Klaus Regling, già direttore generale per gli Affari monetari della Commissione Ue

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