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Questo articolo è stato pubblicato il 22 luglio 2011 alle ore 06:43.

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L'Efsf non va confuso con l'Efsm, lo European financial stabilization mechanism, che mette a disposizione degli Stati in difficoltà 60 miliardi di euro della Commissione, garantiti dal budget della Ue
Prestiti d'emergenza
con garanzie dei Governi
per 440 miliardi di euro
L'Efsf interviene nelle crisi di liquidità o quando uno Stato dell'Eurozona non riesce a rifinanziarsi sui mercati. Il salvataggio viene chiesto dal Governo del Paese in difficoltà
I bond emessi dall'Efsf godono delle garanzie irrevocabili e incondizionate fornite dai singoli Stati membri dell'Eurozona per un totale di 440 miliardi di euro ripartiti in base alla partecipazione al capitale della Banca centrale europea Utilizzato nei salvataggi
di Irlanda e Portogallo
per 43,7 miliardi totali
L'Efsf nasce quando la crisi del debito è già esplosa in Europa, dopo il prestito da 110 miliardi di euro a favore della Grecia concesso da Ue e Fmi per scongiurare il default nel maggio del 2010. Ha garanzie per 440 miliardi ma per mantenere la tripla A la sua capacità effettiva di azione non può superare i 255 miliardi
Il primo intervento dell'Efsf viene deciso dal direttore Klaus Regling (nella foto) a favore dell'Irlanda nel novembre del 2010: il fondo salva-Stati partecipa con 17,7 miliardi di euro al pacchetto complessivo di 85 miliardi che comprende anche le quote di Fmi, quelle dell'Efsm e i finanziamenti bilaterali
Il secondo salvataggio dell'Efsf è a favore del Portogallo e risale al marzo scorso. Il fondo di stabilità contribuisce con 26 miliardi di euro al prestito di 78 miliardi concesso a Lisbona Prestiti più lunghi, aiuti alle banche e acquisti sul mercato secondario
Il summit dell'Eurogruppo di ieri a Bruxelles ha ampliato notevolmente la capacità di intervento dell'Efsf. Il fondo salva-Stati che ha concesso a Irlanda e Portogallo prestiti con durata media di 7,5 anni potrà concedere linee di credito fino a 30 anni con tassi che potranno scendere fino al 3,5 per cento. Potrà inoltre sostenere la ricapitalizzazione delle banche
L'Efsf potrà anche muoversi sul mercato secondario per acquistare titoli di Stato emessi da qualsiasi Paese: non solo quelli aiutati nell'ambito di un piano di risanamento concordato con Ue e Fmi (quindi anche Italia, Spagna e Belgio). Spetterà alla Bce stabilire l'esistenza di «circostanze eccezionali» per consentire l'acquisto di titoli di Stato sul mercato secondario al fine di evitare il contagio
Gli interventi saranno basati su un programma «precauzionale» e gli Stati dell'Eurozona - con l'obiettivo di tranquillizzare i mercati - si sono impegnati ad avviare azioni concrete per rendere effettive le loro decisioni «il più presto possibile» Un fondo permanente
più grande che coinvolge
i creditori privati
Dalla seconda metà del 2013 l'Efsf verrà sostituito dall'Esm, European stability mechanism, che avrà una capacità di intervento di 500 miliardi di euro
Il sostegno sarà condizionato a un programma di risanamento e prevede il coinvolgimento dei creditori privati. L'Esm avrà lo status di creditore preferenziale. Previsto anche un sistema di clausole di azione collettiva sulla ristrutturazione del debito CHE COS'È E QUANDO È STATO CREATO IL FONDO SALVA-STATI EUROPEO? COME FUNZIONA E QUALI SONO LE RISORSE DELL'EFSF? IN QUALI OCCASIONI È GIÀ INTERVENUTO IL FONDO SALVA-STATI? QUALI SONO LE MODIFICHE INTRODOTTE IERI ALLE REGOLE DELL'EFSF? COME CAMBIERÀ NEL 2013 IL MECCANISMO DI STABILITÀ IN EUROPA?La rete di salvataggio europea
1 CHE COS'È E QUANDO È STATO CREATO IL FONDO SALVA-STATI EUROPEO? Dalla crisi della Grecia
uno strumento per garantire
la stabilità nell'Eurozona
La European financial stability facility, in sigla Efsf, è il fondo di stabilità varato nell'Eurozona nel maggio del 2010 e istituito il 7 giugno successivo. Dopo che la crisi di Atene ha costretto i Governi a dotarsi di una rete di sostegno finanziario per i casi di emergenza di liquidità o di difficile ricorso ai mercati di singoli Stati
L'Efsf è una società con base in Lussemburgo fondata dagli Stati membri dell'Eurozona (16 nel 2010 ai quali si è aggiunta nel 2011 l'Estonia che ancora non fa parte dell'Efsf). È un emittente di obbligazioni e altri strumenti di debito. La raccolta tramite il collocamento sui mercati degli Efsf-bond con rating AAA viene utilizzata unicamente per aiuti temporanei agli Stati in difficoltà. L'Efsf è guidato dal tedesco Klaus Regling, già direttore generale per gli Affari monetari della Commissione Ue

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