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Questo articolo è stato pubblicato il 24 luglio 2011 alle ore 08:11.

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COLTI DI SORPRESA

Il palcoscenico di internet
Anders Behring Breivik, 32 anni (nella foto in basso), si definisce «single, cristiano e conservatore», con idee di estrema destra, anti-islamico. Ha confessato di essere l'autore della strage sull'isola di Utoya. Membro di una loggia massonica norvegese, su Facebook si descrive interessato alla caccia e a videogiochi come "World of Warcraft" e "Modern Warfare 2". È proprietario della Breivik Geofarm, nel cuore agricolo della Norvegia. Su Twitter cita John Stuart Mill: «Una persona con una fede ha la forza di 100mila che hanno solo interessi». Breivik è stato iscritto al Progress Party, conservatore, dal 2004 al 2006: «Non ne fa più parte - ha precisato Siv Jensen, leader del secondo partito norvegese - e mi rende molto triste il fatto che lo sia stato in passato»
«Brundtland assassina»
Breivik amava attaccare il multiculturalismo e l'Islam sul sito www.document.no, criticando le politiche europee che cercano di favorire le culture di diversi gruppi etnici. Un anno fa definì «assassina del Paese» Gro Harlem Brundtland, premier laburista in Norvegia per tre mandati, tra il 1981 e il 1996 (nella foto), attiva a livello internazionale per promuovere lo sviluppo sostenibile, oggi rappresentante speciale per l'Onu sui cambiamenti climatici. Potrebbe non essere una coincidenza il fatto che la leader laburista fosse intervenuta al meeting dei giovani proprio venerdì pomeriggio. Al momento della strage aveva già lasciato l'isola
L'estrema destra in Europa
Razzisti, islamofobi, spesso con venature anti-global, ostili agli organismi comunitari: sono le caratteristiche dei movimenti di estrema destra che in Europa fanno leva sulle paure e le inquietudini dei cittadini, dagli immigrati alla globalizzazione. Le formazioni neo-naziste raccolgono la tradizione dell'estrema destra anti-semita e sono concentrate per lo più nell'Est europeo; altri gruppi xenofobi sono invece nati per combattere la «minaccia» islamica, come il partito olandese della Libertà di Geert Wilders, che peraltro ieri ha manifestato il proprio «disprezzo» per Breivik

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