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Questo articolo è stato pubblicato il 28 luglio 2011 alle ore 07:44.

Articoli

Effetto Tea Party sulle trattative

Nella foto alcuni attivisti del Tea Party (Epa)

Tra i protagonisti del negoziato spiccano due membri della corrente radicale, lontani per generazione e ideologia

Fmi: si rischia un «forte shock» senza un accordo sul debito Usa

Una sessione del Congresso a Washington (Reuters)

«Il debito su una traiettoria sostenibile è cruciale per la stabilità dell'economia americana, con impatti positivi per gli altri paesi». L'economia americana - secondo il Fondo Monetario Internazionale - crescerà del 2,7% nel 2012. Il debito si attesterà al 103% del Pil

Lagarde: risolvere subito questione tetto debito Usa. L'austerity in Europa taglierà la crescita di mezzo punto per due anni

John Boehner (Reuters)

Il piano sull'aumento del tetto del debito dello speaker della Camera, John Boehner, divide i repubblicani. Michelle Bachmann, la leader dei Tea Party candidata alle elezioni 2012, non lo appoggerà - Video / L'appello di Obama - Il bivio degli americani

Geithner: necessario accordo sul debito oggi, il Pil americano potrebbe frenare nel secondo trimestre

Geithner: necessario accordo sul debito oggi, il Pil americano potrebbe frenare nel secondo trimestre

«Quello che è più importante fare è rimuovere la minaccia che gli Stati Uniti possano fare default nei prossimi 18 mesi», afferma Geithner - Riunione alla Casa Bianca per evitare il default

Lo stock del debito è salito a 1.897,5 miliardi di euro

Debito pubblico record a maggio. Secondo i dati di Bankitalia contenuti nel supplemento al Bollettino statistico sulla finanza pubblica, lo stock del debito è salito a 1.897,5 miliardi di euro, rispetto ai 1.890,5 miliardi di aprile. Nel mese di maggio del 2010 il debito pubblico ammontava a 1.829,7 miliardi di euro. (Il Sole 24 Ore - ...

Testa a testa sul debito tra Stati Uniti ed Eurozona

La credibilità di Washington resiste al buco nelle casse - Per l'Unione monetaria un panorama a più velocità

La liquidità protegge Corporate America

«Cash is king». L'adagio, ultimamente, è mandato a memoria dai direttori finanziari della corporate America. Un mantra per esorcizzare (e contrastare) ciò che, fino a poco tempo fa, era l'impensabile: il downgrade, se non addirittura il default tecnico, del debito statunitense. Un'ipotesi che tra gli operatori riporta alla mente il crack ...

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