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Questo articolo è stato pubblicato il 27 luglio 2011 alle ore 15:28.

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Il presidente del Consiglio, Silvio BerlusconiIl presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi

"Come nel 1993, Berlusconi e i suoi alleati temono la caduta del governo e la nascita di un esecutivo di tecnocrati", prosegue il Ft. L'uomo più citato come possibile primo ministro è Mario Monti. Proprio scrivendo sulle colonne del quotidiano britannico, l'ex commissario europeo "appariva pronto ad accettare la sfida". Ma un governo a interim viene considerato "improbabile" dall'ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco, secondo il quale la Lega Nord, anch'essa indebolita dalle lotte di potere interne, ha poco interesse a far cadere Berlusconi ora. E quelli che sono vicino al premier ribadiscono che il premier "non è tipo da mollare".

Negli ultimi dieci anni – osserva ancora il Ft - Berlusconi è sopravvissuto a numerosi scandali, ma oggi "il suo patto con gli italiani … è andato a pezzi dopo anni di stagnazione economica affrontata ora con l'ultima risorsa dei ‘sacrifici' richiesti dal suo programma di austerità".
La crisi del debito dell'eurozona e l'aumento dei costi di finanziamento italiani, secondo il Ft, stanno spingendo alcuni veterani del partito a pensare a un'alternativa a Berlusconi, "forse già quest'estate".

La scure cadrebbe anche sul ministro dell'Economia Giulio Tremonti, il cui bilancio d'austerità viene giudicato da molti "inadeguato". Mario Baldassari, ex viceministro dell'Economia che ha lasciato il Pdl l'anno scorso, presidente della commissione Finanze e Tesoro del Senato, ha detto al Ft: "Con questa manovra il governo ha perso la sua credibilità sui mercati. Il giudizio dei mercati è: quello che avete fatto è meglio di niente, ma non è sufficientemente buono. Il test non è finito".

Dopo avere ricordato la sentenza sul caso Mondadori che ha ordinato a Fininvest di pagare alla Cir 560 milioni di euro, il Financial Times osserva che gli stessi figli del premier potrebbero spingere il padre a farsi da parte: "Se la prossima generazione dei Berlusconi, che gestisce e possiede parte dell'impero, decide che il ruolo di loro padre come primo ministro è un inconveniente, potrebbero cercare di convincerlo a ritirarsi dalla vita politica". D'altra parte però, nota il Ft, solo restando al potere Berlusconi può tenere a bada i magistrati e i rivali come Rupert Murdoch, che con Sky Italia vuole rafforzarsi ulteriormente sul mercato italiano.

Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano "ha chiarito che non andrà oltre il suo ruolo costituzionale forzando la mano di Berlusconi". Quindi, secondo il Ft, "il destino di Berlusconi è nelle mani dei nervosi mercati del debito e di Atene". L'Italia è stata messa in guardia dai mercati e rimane "vulnerabile". E per il Ft "lo stesso si potrebbe dire per Berlusconi".

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