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Questo articolo è stato pubblicato il 07 agosto 2011 alle ore 14:38.

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Se lo schianto del Chinook, sul quale hanno perso la vita anche sette militari afgani, è stato il peggior incidente in termini di bilancio di vite umane fin dall'inizio della guerra non vanno dimenticati altri due episodi analoghi verificatisi negli anni scorsi.

Sedici soldati americani vennero uccisi il 28 giugno del 2005 a bordo di un altro Chinook abbattuto mentre 7 militari, dei quali 5 americani, morirono il 31 maggio del 2007 nell'abbattimento di un Blackhawk. L'attacco nella valle di Tangi ha portato a 379 i caduti alleati dall'inizio dell'anno, ancora in calo tendenziale rispetto ai 434 registrati l'anno scorso a metà agosto. Proprio quest'ultimo modello di elicottero fu protagonista della battaglia di Mogadiscio dell'ottobre 1993 quando due elicotteri del 160° reggimento d'aviazione per operazioni speciali in appoggio a unità a terra di ranger e Delta Force vennero abbattuti dai miliziani del signore della guerra Mohammed Farah Adid con razzi Rpg. Un episodio reso celebre dal film "Blackhawk Down" di Ridley Scott.

Sotto tiro anche il contingente italiano che in tre giorni ha registrato 8 feriti nell'Ovest dell'Afghanistan.Questa mattina sono rimasti lievemente feriti quattro militari italiani e un interprete afgano nei pressi di Bala Balouk, provincia di Farah, "durante un'attività di pattugliamento congiunta con le forze di sicurezza afgane mirata al controllo del territorio e nel corso della quale era previsto anche un incontro con le autorità locali dei villaggi nella zona di Bala Balouk" – ha reso noto un comunicato del Comando di Herat che non precisa se si tratti di uomini delle forze speciali (Task force 45) op della Task force South (187° reggimento paracadutisti) che presidia la zona. "Dopo aver ricevuto alcuni colpi di mortaio, che non hanno causato danni, i militari hanno manovrato dirigendosi verso l'origine del fuoco. Nei pressi di un villaggio a circa 15 chilometri da Bala Balouk, sono stati coinvolti nell'esplosione di un ordigno esplosivo improvvisato al quale è seguito uno scontro a fuoco. Nessuno dei feriti, coinvolti nell'esplosione, risulta al momento essere in pericolo di vita."
Il 4 agosto altri quattro militari italiani della Task Force Center erano rimasti feriti a seguito dell'esplosione di un ordigno improvvisato (Ied), a circa 10 km a sud dell'aeroporto di Herat, in Afghanistan. L'ordigno ha colpito il veicolo Lince sul quale viaggiavano i militari che ha retto all'urto.

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