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Questo articolo è stato pubblicato il 31 agosto 2011 alle ore 06:44.

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Intanto l'inchiesta prosegue. Compare nel registro degli indagati della procura di Monza anche Maurizio Pagani, responsabile del settore Infrastrutture e finanza di Banca Intesa, sospettato per concorso in corruzione. In particolare il suo nome sarebbe associato al secondo filone dell'inchiesta, quello relativo all'acquisto da parte della provincia di Milano del 15% delle quote della holding stradale Serravalle, vendute nel 2005 dal gruppo Gavio, che con questa operazione realizzò circa 179 milioni di plusvalenze.
Per i pm questa decisione potrebbe essere associata alla scalata (fallita) da parte di Unipol a Bnl (avvenuta nello stesso anno della vendita della Serravalle), alla quale Gavio partecipò a fianco della compagnia assicurativa. Secondo le dichiarazioni di Di Caterina, il manager di Intesa si occupò durante alcune riunioni con Giordano Vimercati, ex braccio destro di Penati (indagato) e Bruno Binasco, ad del gruppo Gavio (indagato), del «sovrapprezzo da pagare a favore di Penati e Vimercati» per l'operazione. L'imprenditore ha parlato della presenza di Pagani riferendosi alle parole di Antonino Princiotta, ex capo di gabinetto della provincia di Milano, il quale avrebbe appunto raccontato a Di Caterina di alcuni incontri per definire il sovrapprezzo.
Il ruolo di Penati per questo secondo troncone d'inchiesta è da chiarire: non risulta iscritto nel registro degli indagati per questa operazione, anche se all'epoca dei fatti era presidente della provincia di Milano.
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I principali personaggi dell'inchiesta
Imprenditore edile che ha partecipato agli appalti per la rinconversione dell'area Falck di Sesto San Giovanni, è uno dei due grandi accusatori di Filippo Penati. Anche lui indagato dalla procura di Monza per corruzione, si dichiara vittima di concussione
Titolare dell'impresa di trasporti Caronte, è, insieme a Pasini, il secondo grande accusatore di Filippo Penati. Indagato dalla procura di Monza per corruzione, si dichiara come Pasini vittima di concussione. Per l'accusa, avrebbe pagato e prestato milioni di euro a Penati
Ex braccio destro di Penati sia nel Comune di Sesto San Giovanni che in provincia di Milano, è indagato dalla procura per aver materialmente gestito le tangenti indirizzate a Penati e averne a sua volta ricevute una parte
Ex assessore all'Edilizia del Comune di Sesto San Giovanni, sia durante il mandato di Filippo Penati che successivamente. Indagato per corruzione, è in custodia cautelare in carcere, insieme all'architetto Marco Magni, per rischio di reiterazione del reato
Manager del gruppo Gavio, è indagato nell'inchiesta per due motivi: per gli appalti truccati per partecipare alla riqualifica dell'area Falck di Sesto San Giovanni, e per l'operazione di vendita ad alto costo delle quote della Serravalle alla provincia di Milano
Ex presidente di Risanamento, compare nel registro degli indagati per gli appalti dell'area Falck. Secondo la procura avrebbe fatto parte di un gruppo di imprese che si muovevano in modo organizzato, tra cui anche Grossi e la cooperativa Ccc
Filippo Penati, ex sindaco di Sesto San Giovanni, ex presidente della provincia di Milano ed ex capo della segreteria del Pd, è indagato per corruzione in un giro di presunte tangenti a Sesto San Giovanni

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