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Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2011 alle ore 15:30.
L'ultima modifica è del 17 ottobre 2011 alle ore 08:27.

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Indignati - Sottosegretario Mantovano a Radio 24: "Dai magistrati spesso risposta risibile e irridente"

"Mi auspico che non accada il bis del 14 dicembre con una risposta giudiziaria risibile, in alcuni casi irridente per ciò che è accaduto e per chi ha subito i danni più gravi, le forze di polizia". Lo ha dichiarato il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano, ospite di "24 Mattino" su Radio 24 dopo gli scontri di sabato a Roma. Pensando ai reati contestabili a chi per esempio ha assaltato il blindato dei Carabinieri Mantovano ha detto: "Non mi sostituisco ai magistrati ma è difficile andare lontano dal tentato omicidio, incendio doloso, devastazioni, reati puniti in modo assai pesante dal codice penale. Finora una lacuna è stata la risposta giudiziaria risibile, in alcuni casi irridente. C'è differenza tra l'applicazione delle norme e l'interpretazione spesso ideologica delle stesse. Troppo spesso l'uso legittimo degli strumenti di dissuasione da parte delle forze di polizia viene sanzionato penalmente mentre chi lancia i sampietrini, e sfido chiunque a trovarsi sulla loro traiettoria, invece di essere considerato una persona che attenta alla vita è descritto come un bravo giovane che ha avuto un momento di stizza e va compreso".Mantovano ha replicato anche alle polemiche sulla gestione dell'ordine pubblico: "Finora vi è stata una linea di equilibrio di salvezza delle sedi istituzionali, quelle che vengono chiamate spregiativamente i palazzi del potere ma l'Italia avrebbe fatto una figura peggiore se avessero occupato Palazzo Chigi, il Senato o la Camera. Non vi è stato nessun morto benché fosse stato cercato dagli anarco-insurrezionalisti che lo avevano anche annunciato sui blog nei giorni precedenti e questo grazie alle forze di polizia, alla loro professionalità e generosità. Il confronto con il G8 di Genova comunque è assolutamente improprio, sono stati fatti passi in avanti notevoli". Alle accuse di non intervento da parte delle forze dell'ordine: "Quando un anarchico prima infrange la vetrina di una banca, poi si mette in mezzo a trenta manifestanti pacifici, intervenire significa ledere persone che non c'entrano nulla. Lasciamo le decisioni alle forze di polizia, poi valutiamo i risultati. E' come per la Nazionale di calcio: tutti siamo bravi a dire la formazione giusta, ma sempre dopo la partita". Mantovano però dice no alla proposta di chiudere i centri sociali nei quali si dimostrino connivenze con frange di violenti: "Non si deve passare dall'apologia della bomba incendiaria all'apologia del manganello - ha detto -. Vanno fatte distinzioni: sabato c'erano migliaia di persone che, anche in modo aspro, volevano esprimere il loro dissenso. Mettere sullo stesso piano dei criminali significa non voler capire la complessità della realtà".

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